A Washington vertice cristiano-musulmano per promuovere la riconciliazione
Un vertice cristiano–musulmano si svolge per tre giorni nella capitale degli Stati
Uniti, ospitato dalla Washington National Cathedral, la cattedrale dedicata ai SS.
Pietro e Paolo della Chiesa episcopaliana statunitense. L’iniziativa riunisce leader
religiosi e politici del Cristianesimo e dell’Islam ed esponenti di nazioni orientali
e occidentali per promuovere l’intesa e la riconciliazione tra l’Islam e l’Occidente
ed incoraggiare i capi religiosi a continuare la loro azione di sensibilizzazione
sui governi, al fine di incrementare l’impegno per la riconciliazione. Si vuole in
particolare sostenere la missione dei leader nella ricerca di quel bene definito dalla
lettera ai Filippesi come “La pace di Dio che supera ogni intelligenza”, una ricerca
così contemplata dal Corano: “O voi che credete! Entrate nella pace con tutto il cuore”
(Sura 2, 208). La riflessione sarà guidata da quattro leader religiosi, in rappresentanza
dell’Islam shiita, dei sunniti, degli episcopaliani e dei cattolici; si tratta, rispettivamente,
dell’ayatollah Seyed Mostafa Mohagheg Damad, giurista, membro dell’Accademia delle
Scienze dell’Iran; del prof. Ahamad El Tayeb, presidente dell’Università di Al-Azhar
del Cairo, del card. Jean-Louis Tauran, a capo del Pontificio Consiglio per il Dialogo
Interreligioso e del vescovo episcopaliano di Washington John Bryson Chane. Ognuno
dei quattro oratori è accompagnato da una delegazione della propria tradizione religiosa,
composta da esponenti del mondo accademico, diplomatico e del volontariato. Dalle
discussioni scaturirà un “piano di azione” congiunto, volto al raggiungimento di passi
concreti in linea con le finalità del vertice. A conclusione dei lavori, nella serata
del 3 marzo, è previsto un forum pubblico nella navata della cattedrale, durante il
quale gli ospiti invitati potranno dialogare con i quattro relatori principali dell’incontro
di Washington. (M.V.)