Cristiani iracheni in Piazza San Pietro: "grati al Papa e a quanti pregano per noi"
In Piazza San Pietro, dunque, era presente un gruppo di cristiani iracheni: hanno
portato al Papa il loro dolore per quanto sta accadendo in Iraq. Ascoltiamo alcune
testimonianze raccolte da Virginia Volpe:
R. – Ringraziamo
veramente il Papa per queste parole e per questo sentimento di vicinanza ai cristiani
iracheni. D. – Come vivono i cristiani in Iraq? R.
– La situazione è veramente difficile. Se le famiglie irachene escono dalle loro case,
non sanno se potranno rientrare. Ci sono poi, allo stesso tempo, gli studenti dell’Università
di Mossul che non possono frequentare l’Università e studiare. Certamente preghiamo
per tutto il popolo iracheno; preghiamo per la pace: questo è il nostro messaggio. D.
– Il Papa, questa mattina, vi ha salutato: qual è il sentimento della vostra comunità? R.
– Per noi la preghiera della Via Crucis è, purtroppo, diventata una preghiera reale
e viene vissuta da noi cristiani in Iraq ogni giorno. Portiamo la nostra croce e seguiamo
Gesù. Siamo grati al Papa e a tutti i cristiani che pregano per noi. Li sentiamo tutti
vicini nella preghiera e sentiamo di non essere soli in Iraq. D.
– Questo saluto del Papa come vi ha fatto sentire? R. – Ci ha dato
una forza in più. In uno degli striscioni c’era scritto che noi non ce la facciamo
più. Questo è stato un modo per esprimere la nostra stanchezza. Noi speriamo, ma quando
la realtà si fa drammatica, allora ci si stanca. Noi avevamo bisogno di questo intervento
del Papa che ci ha dato nuova forza.