2010-02-27 14:24:50

Ucraina: più libertà religiosa per i detenuti


Con l'entrata in vigore delle modifiche al Codice penale, in Ucraina si attendono nuovi diritti per i carcerati. Tra questi il diritto a una maggiore libertà di religione. Fra le nuove disposizioni, approvate dal Parlamento lo scorso 21 gennaio e di recente firmate dal capo dello Stato, l'integrazione dell'art. 7 che proibisce la discriminazione dei detenuti "per motivi di razza, colore della pelle, convinzioni politiche e religiose, genere, status e luogo di residenza". Un ulteriore emendamento stabilisce che "le associazioni religiose e di cittadini e le organizzazioni umanitarie" possono offrire, "nei termini stabiliti dal codice penale e dalla legislazione dell'Ucraina", il proprio aiuto "agli organi e alle autorità carcerarie nella correzione dei detenuti e nelle attività per la loro rieducazione sociale". Un nuovo comma dell'articolo che regolamenta lo svolgimento delle liturgie e delle cerimonie religiose negli istituti carcerari stabilisce che l'amministrazione penitenziaria non può "esprimere opinioni nei confronti delle religioni". Nel giugno 2009, l'Ugcc, la Chiesa Ucraina Greca Cattolica aveva promosso a Kiev in collaborazione con il Dipartimento di Stato per l'attuazione della pena, la Commissione cattolica internazionale per l'assistenza pastorale in carcere (Iccppc) e la Missione cristiana per il servizio carcerario in Ucraina, il congresso internazionale "La dimensione giuridica del ministero in carcere". Obiettivo dell'iniziativa, si legge in un comunicato del Sir, era garantire l'umanizzazione delle politiche penitenziarie nel Paese. (V.V.)







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