Incontro tra il primate di Polonia e una delegazione del Patriarcato di Mosca: intervista
con mons Muszyński
Le relazioni e il dialogo tra Chiesa cattolica e quella ortodossa sono stati al centro
ieri dell’incontro, a Varsavia, tra l’arcivescovo di Gniezno, mons. Henryk Muszyński,
primate di Polonia, e una delegazione del Patriarcato di Mosca. L’incontro si è svolto
in un clima cordiale, come sottolinea proprio mons. Muszyński al microfono di Amedeo
Lomonaco:
R. –Si è
trattato di un primo incontro e si è svolto in un clima amichevole e di mutua comprensione.
Ci ha permesso di constatare che il dialogo è maturo. Il tempo è maturo per cominciare
e continuare il dialogo. E’ stata una grandissima mancanza il fatto che, finora, ci
siano stati pochissimi contatti fra la Chiesa ortodossa e la Chiesa cattolica in Polonia.
Non è potuto venire purtroppo l’arcivescovo Hilarion, presidente del Dipartimento
delle Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca, per ragioni indipendenti dall’incontro.
Abbiamo comunque continuato la discussione ed abbiamo affrontato specificatamente
la questione della riconciliazione, cercando anche di tracciare le vie per un futuro
dialogo. A questo scopo è prevista la fondazione di una Commissione bilaterale composta
dai rappresentanti delle due Chiese per realizzare il progetto di un documento comune
anche per il dialogo con i rappresentanti della Chiesa ortodossa della Polonia e di
quelli della Chiesa cattolica in Russia.
D. – Attraverso
quali vie passa questo dialogo tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa in un Paese,
la Polonia, che ha avuto una storia travagliata?
R.
– Questo è certamente il primo passo che abbiamo compiuto. Vogliamo ora cominciare
un dialogo teologico sulla base della fede comune: la fede trinitaria, il Battesimo
e la continuazione della Chiesa apostolica. Tutti elementi, questi, che abbiamo in
comune. Dobbiamo cominciare a comprendere che apparteniamo ad una Chiesa che è purtroppo
divisa, ma che ha radici e fondamenta molto profonde. Vogliamo esaudire la volontà
di Nostro Signore, che voleva fondare “una” Chiesa. Vogliamo cercare di fare del nostro
meglio per riconciliare i nostri popoli, come eredità della comune fede.
D.
– L’Europa e la Polonia sono terreni fertili per promuovere questa riconciliazione?
R.
– Siamo consapevoli di avere una missione molto speciale nel cuore dell’Europa e proprio
per questo dobbiamo cercare di attuare un dialogo con gli altri cristiani per dare
testimonianza a Cristo; vogliamo cercare di fare la Sua volontà, anche oggi, in una
Chiesa che purtropoo è ancora divisa.