Gli ospedali religiosi del Lazio in crisi per i tagli della Regione
Remunerazione regionale delle prestazioni erogate al cittadino insufficiente, ritardi
nei pagamenti, rimborsi pagati in acconto e in ritardo da parte della Regione, indebitamenti
con le banche al punto da mettere in difficoltà il pagamento degli stipendi dei lavoratori:
gli opedali religiosi “San Giovanni Calibita – Fatebenefratelli”, “Madre Giuseppina
Vannini”, “Cristo Re”, “Regina Apostolorum” della Regione Lazio lanciano un grido
d'allarme. “Strangolati dai tagli regionali - si legge in un avviso a pagamento sul
Corriere della Sera - sono a rischio le cure al cittadino e i posti di lavoro”. I
cittadini, spiegano gli ospedali religiosi, “rischiano un giorno non lontano di vedersi
negate le prestazioni fin qui erogate in convenzione, con gravi disagi”. “In assenza
di cambiamenti - si legge ancora nell'avviso - gli ospedali religiosi menzionati saranno
costretti a sospendere o ridimensionare drasticamente alcune attività fin qui svolte
per conto del Servizio Sanitario Regionale”. (V.V.)