Francia: il vescovo di Evry richiama i cristiani alla responsabilità di
fronte al Creato
In occasione delle elezioni regionali di marzo, e della Quaresima che vede tra le
sue pratiche il digiuno, mons. Michel Dubost, vescovo di Evry e presidente delal Commissione
episcopale Giustizia e Pace, richiama i cristiani alla responsabilità di fronte al
Creato, chiede uno stile di vita più sobrio e li invita a "prepararsi con umiltà al
dibattito". "Lo scorso 19 dicembre – scrive il presule in una nota riportata dal Sir
- molti di noi sono rimasti delusi. La Conferenza di Copenaghen sul clima si è conclusa
all'insegna del vago e dell'insuccesso. Nel 2012 gli accordi di Kyoto scadranno" e
"non è stato messo in campo nulla per sostituirli e ancora meno per andare oltre".
Secondo mons. Dubost "il Creato è un dono di Dio e l'uomo non ne è che un amministratore".
Per questo "non ci si può accontentare" dei risultati di Copenaghen. Il cristiano
deve essere "impaziente", e "non per paura, ma per desiderio di giustizia verso gli
uomini". Impazienza accompagnata da fiducia. Spiega il vescovo di Evry: "Il pessimismo
dei politici è mortale: sostenuti dall'opinione possono, anzi devono, modificare lo
svolgersi degli eventi. Il fatalismo non è cristiano. Copenaghen non ha fallito sulla
questione climatica, bensì a causa dei cattivi rapporti fra ricchi e poveri". Di qui
il richiamo a "non incrociare le braccia" ma "a porsi il problema". Sono encomiabili
"le proposte di un consumo più sobrio, più equo e solidale… ma il vero problema -
avverte il presule - è politico" e come tale deve essere affrontato. Di qui la sottolineatura:
"Le imminenti scadenze elettorali costituiscono un'occasione di dibattito democratico.
Dobbiamo volerlo. Dobbiamo rifiutare tutti gli slogan che - pur generosi - impediscano
di riflettere. Dobbiamo lavorare. Studiare". "Non posso impedirmi di pensare - conclude
mons. Dubost riferendosi alla Quaresima appena iniziata - che il digiuno sia un modo
per prepararsi al dibattito nell'umiltà e rendersi permeabili a nuove soluzioni".
(V.V.)