Germania: i vescovi nominano un coordinatore per accertare i casi di abusi su minori
Per far luce sui casi di abusi su minori verificatisi in Germania negli anni ‘70-‘80
e di cui sarebbero responsabili religiosi, docenti e laici di diversi collegi, istituti
e parrocchie, la Conferenza episcopale tedesca ha nominato come responsabile centrale
per gli accertamenti il vescovo di Treviri mons. Stephan Ackermann. L’annuncio è stato
dato ieri al termine dell’Assemblea plenaria dei vescovi dal presidente della Conferenza
episcopale mons. Robert Zollitsch. “Noi vescovi tedeschi accettiamo le nostre responsabilità
e condanniamo i reati compiuti da religiosi, sacerdoti e collaboratori laici nelle
nostre diocesi – scrivono i presuli nel comunicato finale della plenaria - mortificati
e scioccati, chiediamo a tutte le vittime di questi orribili gesti di essere perdonati
e scusati”. Per collaborare ai procedimenti giudiziari, la segreteria della Conferenza
episcopale ha aperto a Bonn un ufficio di coordinamento e presto sarà attivato un
'telefono amico' al quale potranno rivolgersi le vittime. Entro agosto, poi, saranno
riviste e aggiornate le norme ecclesiastiche del 2002 in tema di accertamenti nei
casi di abusi sessuali su minorenni da parte di religiosi.” Vogliamo che tutto venga
chiarito in modo leale, senza falsi ritegni – ha detto mons. Zollitsch – le vittime
hanno diritto a ciò”. Per una “prevenzione completa”, ha auspicato il presule, occorre
“una cultura dell'attenzione” da parte di responsabili delle scuole e della pastorale
per i giovani e una formazione accorta dei futuri sacerdoti. Intanto nella scuola
benedettina di Ettal, nella Baviera, si è dimesso l’abate Barnabas Boegle che si è
assunto la responsabilità di avere trasgredito le regole della Chiesa cattolica sull’obbligo
di segnalare ogni caso di abuso su minorenni. Finora sono circa 120 gli abusi denunciati.
(A cura di Tiziana Campisi)