Agorà dei giovani del Mediterraneo: in nord Africa per costruire ponti di dialogo
E’ cominciato ieri, con l’arrivo a Tunisi, il viaggio della delegazione dell'Agorá
dei giovani del Mediterraneo in Tunisia ed Egitto. Scopo dell’iniziativa, spiega all'agenzia
Sir, don Francesco Pierpaoli, direttore del centro "Giovanni Paolo II" di Loreto,
e capo della delegazione composta da 8 persone, “è creare un incontro tra i cristiani
dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, per incrementare il dialogo ecumenico
e interreligioso e creare opportunità di scambio. In Tunisia ed Egitto, la presenza
della Chiesa, per quanto minoritaria, é significativa e vivace. Il nostro obiettivo
è, dunque, costruire ponti ed aprire nuove finestre di dialogo”. Ad accogliere la
delegazione, a Tunisi, è stato padre Jawad Alamat, direttore nazionale delle Pontificie
opere missionarie tunisine: “i musulmani di qui – ha dichiarato al Sir padre Alamat
- ci dimostrano tolleranza e solidarietà. Purtroppo si registra anche un certo fondamentalismo,
emerso specialmente dopo la Guerra nel Golfo, conseguente agli attacchi dell’11 settembre
2001”. Oggi la delegazione si recherà a Cartagine, sui passi di sant’Agostino: “non
possiamo dimenticare che il cristianesimo del Nord Africa ha dato molto alla Chiesa
antica – conclude don Pierpaoli - e le nostre radici arrivano anche da questi luoghi,
nonostante oggi siano abitati da una popolazione a maggioranza musulmana". Il viaggio
si concluderà il 6 marzo prossimo. (R.P.)