Haiti: le iniziative di Caritas e 'Aiuto alla Chiesa che Soffre' per i terremotati
e la ricostruzione
Un sostegno fondamentale per i terremotati di Haiti è giunto dalla Caritas e da tutti
coloro che le hanno fornito il proprio aiuto. Il presidente di Caritas Internationalis,
il cardinale Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, ha visitato il Paese lunedì scorso
per consegnare aiuti dell'Honduras ed esprimere la propria solidarietà al popolo haitiano.
Durante la sua visita a Port-au-Prince, - riferisce l'agenzia Zenit - il porporato
ha visitato le rovine della cattedrale e dell'arcidiocesi, dove sono morti l'arcivescovo,
monsignor Joseph Serge Miot, e alcuni collaboratori. Ha anche incontrato alcuni rappresentanti
della Conferenza episcopale haitiana per discutere gli sforzi di sostegno e ricostruzione.
“E' essenziale andare avanti, per ricostruire Haiti a livello culturale, spirituale
e anche materiale”, ha detto nel quartier generale di Caritas Haiti. I membri Caritas
di 40 Paesi hanno raccolto 198 milioni di dollari da donazioni private per i sopravvissuti
al terremoto. I Governi e le istituzioni hanno promesso di donare alla Caritas per
Haiti 36 milioni di dollari. La Caritas ha già sfamato più di 500.000 persone e fornito
kit di riparo a 43.000 haitiani e cure mediche a 12.000. Il programma di assistenza
di due mesi sarà seguito da un progetto di ricostruzione di 3-5 anni che si concentrerà
su alloggi e istruzione. “Siamo commossi per il sostegno che la Caritas ha ricevuto
da tutto il mondo – ha dichiarato il cardinale Maradiaga –. Dai Paesi ricchi dell'Europa
e dell'America del Nord a quelli disperatamente poveri come Congo e Somalia, è un
grande segno di solidarietà con Haiti che cerca di ricostruirsi. La Caritas lavorerà
sodo per creare un futuro migliore per gli haitiani basato su solidarietà, speranza
e amore”. Dal canto suo il presidente della Conferenza episcopale di Haiti, mons.
Louis Kébreau ha ringraziato in una lettera l'associazione caritativa internazionale
“Aiuto alla Chiesa che Soffre” (Acs), che ha offerto 70.000 dollari per far fronte
all'emergenza e 100.000 dollari per i seminaristi diocesani bisognosi. Anche il nunzio
apostolico ad Haiti, l'arcivescovo Bernardito Auza, ha scritto ad Acs per fornire
un breve resoconto su come sia stato speso il denaro fornito dall'associazione. Gli
aiuti, ha spiegato, hanno contributo a finanziare un programma di aiuti d'emergenza
ad ampio raggio, che ha incluso la fornitura di riso e fagioli agli indigenti e lo
sforzo di “rilanciare le attività commerciali”, con sussidi distribuiti attraverso
le parrocchie locali. Circa i progetti a lungo termine, il nunzio ha riferito di iniziative
per aiutare a pagare le tasse scolastiche dei bambini di Port-au-Prince perché possano
frequentare le scuole cattoliche nella diocesi di Les Gonaives, molto meno colpita
dal terremoto rispetto alla capitale. (R.P.)