2010-02-25 15:15:09

Colloquio internazionale a Tunisi sull'insegnamento negli istituti universitari


Le sfide poste di fronte agli istituti superiori di insegnamento religioso in materia di impiego, risorse, attrezzature, modernizzazione; gli studi comparativi dei metodi di insegnamento nel mondo musulmano e nel mondo cristiano e lo spazio lasciato nei rispettivi programmi al cristianesimo e all'islam; gli elementi di convergenza in vista di un dialogo interreligioso costruttivo e che consolidi le conquiste dell'umanità. Sono alcuni dei temi al centro del dibattito internazionale su «L'insegnamento delle scienze religiose negli istituti universitari» che si sta svolgendo all'Università Ez-zitouna di Tunisi. Alla conferenza, organizzata dall'ateneo in collaborazione con l'Organizzazione islamica per l'educazione, le scienze e la cultura (Isesco), prendono parte docenti universitari e ricercatori provenienti, oltre che dalla Tunisia, da Italia, Francia, Gran Bretagna, Giordania, Marocco, Algeria, Siria, Libano e Iran. Partecipano inoltre rappresentanti dell’Isesco e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Si parlerà anche dell'isolamento al quale sono stati sottoposti certi istituti di insegnamento religioso per il fatto che le scienze islamiche non seguono sempre la scia del discorso accademico universale. Nel presentare l'evento, il dicastero sottolinea che «le scienze religiose costituiscono oggi uno strumento fondamentale per trattare questioni intellettuali che scuotono il pensiero contemporaneo. Ogni opinione religiosa tende a dotarsi di metodi e di prospettive originati dalle proprie differenti preoccupazioni. Questo ci spinge a credere che solo la lettura critica e costruttiva dei diversi dati, di cui traboccano i corsi di scienze religiose a livello di insegnamento superiore nel mondo musulmano, è in grado di consolidare la tendenza riformista e di elevare il grado di questi studi». Il confronto di idee, sulla base di interessi comuni, è particolarmente vivo nel campo delle scienze umane, «che ha tanto nutrito differenti ricerche religiose, evidenziando l'urgenza di una sociologia della religione, di una storia delle religioni e delle scienze islamiche, cristiane ed ebraiche, e ciò indipendentemente da qualsiasi appartenenza religiosa o settaria del ricercatore». Poiché tutti gli uomini hanno valori universali — sottolinea la nota — le religioni non possono che proseguire sul terreno del dialogo in vista della realizzazione del bene comune. (L.Z.)







All the contents on this site are copyrighted ©.