'Testimone muto, ma
sorprendentemente eoloquente', come la definì Giovanni Paolo II, la Sindone continua
a provocare credenti e non credenti. Il sacro telo di lino, protagonista a Torino
della prossima Ostensione (dal 10 aprile al 23 maggio), attira gli uomini di scienza
che s'appassionano al mistero di un'immagine inspiegabile e tecnicamente irripetibile.
Suscita scetticismo solo in chi non l'ha mai visto o studiato. E' per i cristiani
'specchio del vangelo', immagine di morte ma soprattutto di Resurrezione. Ne parliamo
con la sindonologa Emanuela Marinelli - autrice di 'La Sindone, testimone di una
presenza', Edizioni San Paolo, e con lo scienziato Giulio Fanti, dell'Università
di Padova.