India: "I giovani per la pace e l'armonia" al centro dell'Assemblea dei vescovi
L’arcivescovo Thomas Menamparampil è raggiante, in questi giorni. La sua diocesi di
Guwahati infatti – in un territorio periferico, lo Stato di Assam, nel nord-est dell'India,
travagliato da difficoltà interne e da conflitti – per la prima volta nella storia
ospita l’Assemblea della Conferenza episcopale dell’India (Cbci) che si è aperta oggi,
con una solenne Eucarestia, e si concluderà il 3 marzo. L’episodio della pubblicazione
del ritratto blasfemo di Cristo e la violenza esplosa in Punjab hanno turbato la sua
serenità, ma l’arcivescovo “confida in una soluzione pacifica”, come afferma in un
colloquio con l’agenzia Fides: “I cristiani hanno protestato pacificamente a livello
politico e pensano alla via giudiziaria. Inoltre bisogna pregare e dialogare. Questo
è il nostro modo di vivere questa situazione”. Mons. Menamparampil aggiunge: “Occorre
sempre estrema sensibilità quando si toccano i simboli religiosi. E’ accaduto con
le vignette del profeta Maometto in Europa, e questo è un altro caso simile. Credo
che la maggioranza dei fedeli indù non condivida tale atto. La civiltà indù è molto
rispettosa dei simboli religiosi propri e altrui. A fianco dei cristiani, molti leader
religiosi indù hanno condannato l’immagine blasfema e a loro si sono uniti i leader
musulmani in India. Non credo che questa vicenda avrà conseguenze più gravi”. I vescovi,
nell’assembla di Guwahati, “non si soffermeranno più di tanto su questo incidente,
che sembra già rientrato”, spiega l’arcivescovo. “L’Assemblea – continua – toccherà
indirettamente il tema, in quanto sarà incentrata sui giovani che spesso sono preda
degli estremismi e del materialismo: il tema dell’Assemblea è infatti 'I giovani per
la pace e l'armonia'. Discuteremo su come aiutarli a vivere i valori cristiani in
questa cultura, in questa società, nelle sfide che presentano le nuove tecnologie.
Rifletteremo su come possono essere strumenti di pace e agenti di evangelizzazione”.
Non a caso, nota il presule, i recenti scontri in Punjab sono iniziati per tafferugli
fra giovani cristiani e indù: “I giovani hanno forti motivazioni, entusiasmo, passione,
anche per i contenuti della fede. Spesso vengono manipolati e strumentalizzati da
gruppi integralisti”, nota. “Ma, nel complesso, siamo davvero ottimisti per il futuro
dell’India, che è una nazione molto giovane”. Il messaggio con cui l’arcivescovo conclude
l’intervista con l’agenzia Fides è questo: “Voglio ribadire ai giovani e a tutti i
cristiani in India il messaggio che Gesù porta nel Vangelo: amate i vostri nemici.
Anche quando vi sentite perseguitati, umiliati, oppressi. Non è facile farlo, ma è
possibile: l’amore riesce a disarmare il nemico. La nostra vocazione è costruire ponti
e aprire porte di dialogo e di speranza per la nostra nazione”. (R.P.)