All’Avana, ieri, l’arcivescovo di Cracovia, cardinale Stanislaw Dziwisz, accompagnato
dal cardinale Jaime Ortega ha visitato il nuovo seminario ancora in fase di costruzione
nella periferia della capitale caraibica. Nel vecchio seminario “San Carlo e Sant’Ambrogio”
ha incontrato decine di seminaristi. “Ancora oggi - ha detto ai presenti - serbo nel
mio cuore uno straordinario ricordo della visita di Papa Giovanni Paolo II e ora,
come arcivescovo della città di Karol Wojtyla, vi porto il saluto e l’affetto dei
sacerdoti, delle religiose e dei seminaristi di Cracovia”. Nella sua allocuzione il
cardinale polacco si è soffermato anche sulla storia della Chiesa in questa nazione
e sul ruolo di Karol Wojtyla negli ultimi decenni, prima come vescovo e poi come successore
di Pietro. In particolare, il cardinale Stanislaw Dziwisz ha sottolineato l’importanza
che Giovanni Paolo II, dal primo giorno della sua missione episcopale fino all’ultimo
della sua vita, ha sempre dato alla formazione dei seminaristi. Per Karol Wojtyla,
ha spiegato il porporato, il seminario era come “la pupilla degli occhi… qualcosa
di prezioso: l’ambiente e l’istituzione più importante nella vita quotidiana della
Chiesa”. In questo luogo speciale, ha rilevato il porporato, “si prepara e si forgia
il futuro della Chiesa poiché qui si preparano le persone alle quali Cristo ha fatto
un invito”. Prima di rispondere a diverse domande, l’arcivescovo di Cracovia ha concluso
il proprio intervento invitando i seminaristi cubani, in aumento negli ultimi anni,
a “vivere la speranza, il coraggio e la costanza nel cammino scelto per servire Cristo
e il suo Vangelo”. Nelle numerose risposte che ha dato a molte inquietudini e domande,
il porporato si è addentrato inoltre in diversi argomenti che stavano a cuore a Giovanni
Paolo così come oggi a Benedetto XVI: la difesa integrale della vita, l’importanza
della liturgia, la preghiera personale e i giovani. Oltre a ricordare che il processo
di beatificazione di papa Wojtyla “è ben avviato e in buone mani”, il cardinale Dziwisz
si è soffermato sulla Santa Messa celebrata da Giovanni Paolo II sulla “Plaza de la
Revolución José Martí” a L'Avana, il 25 gennaio 2008. Alla celebrazione era presente
l’intero governo dell’isola con a capo l’allora presidente di Cuba, Fidel Castro.
“Il Papa – ha ricordato il porporato - era felicissimo perché vedeva la gente unita”.
Il cardinale Stanislaw Dziwisz ha chiuso la giornata di ieri con una visita al “Centro
di Bioetica Giovanni Paolo II” e con la celebrazione della Santa Messa per i giovani
in una parrocchia di periferia dedicata a San Francesco di Paola. Oggi, invece, il
momento principale del programma è la presentazione del film “Testimone” sulla visita
di Papa Wojtyla e tratto dal libro scritto dal cardinale Dziwisz. Giovedì, prima del
suo rientro in Polonia, l’arcivescovo visiterà diverse parrocchie e chiese di “L'Avana
vecchia” e visiterà il centro della Comunità di Sant’Egidio. (A cura di Luis Badilla)