In Grecia, un milione e mezzo di lavoratori hanno incrociato oggi le braccia e decine
di migliaia di manifestanti hanno invaso Atene, Salonicco e le altre città sotto lo
slogan “non pagheremo noi per questa crisi”. Lo sciopero ha fermato aerei, treni,
navi, scuole, uffici, banche, ospedali, tribunali e testate giornalistiche. Intanto,
il governo di Atene è chiamato a rispondere davanti alla Corte di giustizia europea.
Il servizio di Federico Catani:
Uno
sciopero generale contro la politica di austerità, voluta dal governo per riportare
il deficit nei livelli richiesti e salvare l’economia, paralizza oggi la Grecia. Intanto,
la Commissione europea ispeziona i conti pubblici. Atene, come ha dichiarato il ministro
delle Finanze, Papaconstantinou, farà tutto quello che sarà necessario per rispettare
gli obiettivi del programma di stabilità, ma agirà solo quando saranno terminati i
controlli dell’Unione Europea. Dalla Banca centrale europea (Bce) fanno sapere che
l'Istituto non cambierà in funzione della Grecia le sue regole sulle garanzie che
le banche devono dare per accedere ai finanziamenti. La Grecia sta vivendo un momento
di crisi economica molto delicato. L’Agenzia internazionale di valutazione del credito
"Fitch ratings", ha tagliato il merito di credito delle tre maggiori banche del Paese,
mandando in caduta libera i titoli di Stato. Nello stesso tempo, il portavoce del
governo, Petatolis, ha detto che si potrebbe istituire una Commissione d’inchiesta
per investigare sulle responsabilità politiche della crisi, chiamando in causa persino
la Commissione europea che non avrebbe effettuato adeguati controlli nella passata
legislatura, aggravando l’impatto della crisi. Tuttavia, per il momento sarà Atene
a finire davanti alla Corte di giustizia europea per non aver recuperato i soldi elargiti
a migliaia di aziende sotto forma di esenzioni fiscali illegali: si tratta di esenzioni
in contrasto con le regole comunitarie sugli aiuti di Stato.
In
Turchia sette gli ufficiali accusati di cospirazione contro lo Stato Sette
ufficiali turchi sono stati accusati di cospirazione contro lo Stato turco. Lo riferisce
l'agenzia Anadolu. Tra i sette arrestati con l'accusa di aver partecipato nel 2003
a un tentato golpe contro il partito di radici islamiche Giustizia e sviluppo (Akp,
al governo) figurano gli ammiragli Ramazan Cem Gundeniz e Aziz Cakmak (in servizio)
e il generale Mehmet Kaya Varol, e gli ammiragli Ali Deniz Kutluk e Ozer Karabulut,
questi ultimi in pensione. Intanto, come riferisce l'agenzia Anadolu, stamani altri
sei militari sono stati trasferiti in un tribunale di Istanbul per essere interrogati
dai giudici inquirenti.
Italia: riciclaggio di denaro sporco: coinvolte
Fastweb e Telecom “Una delle più colossali frodi poste in essere nella storia
nazionale”. Così si è espresso il procuratore della Direzione distrettuale antimafia
di Roma, Giancarlo Capaldo, in merito all’operazione Phunchards-Broker. Si tratta
dell’inchiesta su una gigantesca rete di riciclaggio di denaro con ramificazioni internazionali,
per un ammontare complessivo di circa 2 miliardi di euro e 400 milioni di Iva evasa.
Coinvolti nello scandalo, il senatore del Pdl, Nicola Di Girolamo, la cosca della
‘ndrangheta degli Arena ed i vertici di Fastweb e di Telecom Sparkle, che avrebbero
accumulato fondi neri. Cinquantadue, finora, le ordinanze di custodia cautelare comunicate
in carcere e quattro gli arresti domiciliari. Per Silvio Scaglia, ex amministratore
delegato e fondatore di Fastweb, è stato emesso un mandato di arresto: al momento,
l’uomo si trova in America Latina ma si è detto pronto a collaborare con la giustizia.
Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata
al riciclaggio ed al reimpiego di capitali illecitamente acquisiti, attraverso un
articolato sistema di frodi fiscali. Le indagini in corso hanno avuto ripercussioni
negative immediate anche sulla quotazione in Borsa delle due società di telecomunicazione.
Dalla vicenda è derivato, come ha dichiarato il giudice Aldo Morgigni, un danno patrimoniale
di eccezionale gravità per l’Erario. Circa il coinvolgimento del senatore del Pdl,
Di Girolamo, che si è detto estraneo ai fatti, sembra si sia scoperto che un gruppo
di stampo mafioso, la cosiddetta "cosca degli Arena" avrebbe truccato le schede bianche
delle elezioni degli italiani residenti in Germania nel 2008, riempiendole col nome
del parlamentare, che è stato così eletto. Per il senatore, l’accusa è di violazione
della legge elettorale, con l’aggravante mafiosa. "Sponsor" di questa operazione sarebbe
stato l’imprenditore romano, Gennaro Mokbel. Intanto, la Swisscom, la società che
ha acquisito il controllo di Fastweb, ha dichiarato che è pronta a collaborare con
la magistratura italiana per fare chiarezza sulla vicenda.
“Grande esempio
di moralità”: l'omaggio Giorgio Napolitano a Sandro Pertini Il presidente della
Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, ha ricordato Sandro Pertini a venti anni
dalla morte, deponendo una corona in Piazza di Trevi, davanti alla casa in cui abitò
anche nei sette anni in cui Pertini fu presidente della Repubblica. Subito dopo, Napolitano
ha ricordato la figura del suo predecessore sottolineando la sua “integrità morale,
dirittura e coerenza personale” e soprattutto la forte affermazione “dei valori che
sono alla base della nostra Costituzione, i valori fondanti della Repubblica, i valori
dell'antifascismo, della libertà, della democrazia”. Di questi valori, ha aggiunto
Napolitano, Sandro Pertini fu “un grande assertore”. Diede inoltre un “grande esempio”
di moralità. Pertini, ha sottolineato Napolitano, “portò con la sua stessa personalità
e iniziativa lo Stato più vicino ai cittadini”. Alla cerimonia hanno partecipato,
tra gli altri, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha deposto un'altra corona
a nome della municipalità, l'ex segretario generale del Quirinale ai tempi di Pertini,
Antonio Maccanico, il presidente dell'Anpi, Massimo Rendina, con il gonfalone dell'Associazione
di cui Pertini fu uno dei massimi esponenti. C'erano anche un gruppo di studenti delle
tre scuole di Roma intitolate all'ex presidente della Repubblica, salutati da Napolitano.
“Sono contento - ha detto - che siano qui i ragazzi delle scuole intitolate a Sandro
Pertini per un omaggio dovuto. Pertini è stato il primo presidente che ha portato
i bambini, i ragazzi a contatto con l'istituzione della presidenza della Repubblica”.
È bello ricordare che in virtù di una dichiarata reciproca amicizia tra Giovanni Paolo
II e Sandro Pertini, chiamato da quest’ultimo in punto di morte, Papa Wojtyla sospese
le udienze previste e si recò all’ospedale Umberto I di Roma dove il presidente era
ricoverato.
Cuba: morte di un prigioniero politico dopo 85 giorni di sciopero
della fame A Cuba, fa discutere e solleva emozione la morte di un noto prigioniero
politico che ha perso la vita in conseguenza di uno sciopero della fame. Il servizio
di Luis Badilla:
Dolore,
proteste e rabbia a Cuba, ma anche all'estero e soprattutto a Miami, dopo la conferma
della notizie della morte, ieri, dell'operaio dissidente politico, Orlando Zapata
Tamayo. È morto in un ospedale di Camaguey, dove era stato ricoverato in gravissime
condizioni di salute in conseguenza di 85 giorni di sciopero della fame. Secondo fonti
giornalistiche, la madre di Zapata, la signora Reina Tamayo Danger, ha affermato che
"la morte del figlio è stata un omicidio premeditato". In carcere dal 2003, Zapata,
42 anni di età, aveva avuto il sostegno di Amnesty International in quanto detenuto
solo per le sue idee. Da quasi tre mesi aveva avviato uno sciopero della fame per
protestare contro le dure condizioni cui era sottoposto in carcere. Il presidente
del Brasile, Lula Da Silva, arrivato nella capitale cubana proprio ieri sera, aveva
ricevuto alcuni giorni fa una lettera di un gruppo di 50 dissidenti: gli chiedevano
di mediare per il loro rilascio, negli incontri che avrà con Fidel Castro e con il
presidente cubano, Raul Castro. I 50 fanno parte di un gruppo di 75 arrestati nel
2003, in cui rientrava lo stesso Zapata, che devono scontare condanne fino a 28 anni
di carcere perché accusati di essere "mercenari" degli Usa". Intanto, negli Usa in
queste ore si moltiplicano le proteste e quasi tutte puntano il dito contro il governo
dell'Avana.
Afghanistan È stato ucciso Haji
Abdul Majid Babai, responsabile del Dipartimento di informazione e cultura della provincia
meridionale afghana di Kandahar. Il viceresponsabile della polizia di Kandahar, Muhammad
Shah Faruqi, ha indicato che Babai stava recandosi da casa al suo ufficio quando è
stato attaccato da un commando che ha aperto il fuoco, uccidendolo. “Due persone -
ha concluso - si sono rapidamente dileguate dopo l'omicidio”.
Pakistan:
un razzo uccide una donna e tre bambini, un drone USA tre persone In Pakistan,
una donna e tre bambini sono morti nei pressi di Peshawar, quando un razzo ha colpito
la casa in cui si trovavano. Altre tre persone hanno perso la vita vicino alla città
di Miramshah, nella regione tribale del Waziristan settentrionale, per i missili lanciati
da un drone (velivolo senza pilota) statunitense.
La Cina annuncia un progetto
di diversione delle acque: spostate 440mila persone Almeno 440 mila persone
dovranno essere spostate nei prossimi quattro anni in due province della Cina centrale,
nel quadro del mastodontico progetto di diversione delle acque dal sud al nord del
Paese. Il progetto di diversione delle acque è uno dei più ambiziosi che mai siano
stati intrapresi nel mondo: il suo obiettivo è quello di portare acqua dal sud tropicale
della Cina al nord, arido e desertico. Per farlo sono in costruzione tre sistemi di
canali: quello est, lungo la costa, quello centrale e quello occidentale. I primi
due sono in fase di costruzione avanzata e sono quelli che provocheranno nei prossimi
anni lo spostamento di centinaia di migliaia di persone nelle province dell'Henan
e dell'Hubei. “Dal 2010 al 2014 almeno centomila persone dovranno essere trasferite
ogni anno da queste aree”, ha dichiarato al quotidiano Century Business Herald uno
dei responsabili del progetto. Il progetto di diversione delle acque è secondo per
il numero di persone coinvolte solo alla diga delle Tre Gole sul fiume Yangtze, che
ha comportato lo spostamento di almeno 1,4 milioni di persone. (Panoramica internazionale
a cura di Fausta Speranza)
Bollettino del Radiogiornale
della Radio Vaticana Anno LIV no. 55 E'
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