2010-02-24 16:12:15

Cuba: proteste per la morte di un prigioniero politico


A Cuba, fa discutere e solleva emozione la morte di un noto prigioniero politico che ha perso la vita in conseguenza di uno sciopero della fame. Il servizio di Luis Badilla:RealAudioMP3  
Dolore, proteste e rabbia a Cuba, ma anche all'estero e soprattutto a Miami, dopo la conferma della notizie della morte, ieri, dell'operaio dissidente politico, Orlando Zapata Tamayo. È morto in un ospedale di Camaguey, dove era stato ricoverato in gravissime condizioni di salute in conseguenza di 85 giorni di sciopero della fame. Secondo fonti giornalistiche, la madre di Zapata, la signora Reina Tamayo Danger, ha affermato che "la morte del figlio è stata un omicidio premeditato". In carcere dal 2003, Zapata, 42 anni di età, aveva avuto il sostegno di Amnesty International in quanto detenuto solo per le sue idee. Da quasi tre mesi aveva avviato uno sciopero della fame per protestare contro le dure condizioni cui era sottoposto in carcere. Il presidente del Brasile, Lula Da Silva, arrivato nella capitale cubana proprio ieri sera, aveva ricevuto alcuni giorni fa una lettera di un gruppo di 50 dissidenti: gli chiedevano di mediare per il loro rilascio, negli incontri che avrà con Fidel Castro e con il presidente cubano, Raul Castro. I 50 fanno parte di un gruppo di 75 arrestati nel 2003, in cui rientrava lo stesso Zapata, che devono scontare condanne fino a 28 anni di carcere perché accusati di essere "mercenari" degli Usa". Intanto, negli Usa in queste ore si moltiplicano le proteste e quasi tutte puntano il dito contro il governo dell'Avana.







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