2010-02-23 15:38:30

Incontro dei vescovi del sudest europeo sui diritti delle minoranze cattoliche


“Diritti e doveri delle minoranze cattoliche nei Paesi del Sud-Est Europa”. Questo il filo conduttore dell’Incontro dei presidenti delle Conferenze episcopali del Sud-Est Europa, che si svolgerà quest’anno a Chişinău (Repubblica Moldava) dal 25 al 28 febbraio su invito del vescovo locale, mons. Anton Cosa. Nove – informa un comunicato del Consiglio delle conferenze episcopali europee (Ccee) ripreso dall'agenzia Sir - saranno i Paesi rappresentati: Albania, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Grecia, Moldavia, Romania, la Conferenza episcopale internazionale Ss. Cirillo e Metodio e la Turchia. Nel corso dell’incontro interverranno anche il presidente del Ccee, il cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Esztergom-Budapest, il nunzio apostolico in Romania e nella Repubblica Moldava, mons. Francisco-Javier Lozano e l’Osservatore permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, mons. Aldo Giordano. ”Attraverso questo incontro - afferma il cardinale Vinko Puljic, arcivescovo di Sarajevo - vogliamo analizzare la peculiare situazione della Chiesa cattolica in quei paesi in cui siamo minoritari, non solo per parlare dei diritti che ci sono dovuti al pari di qualsiasi altra istituzione localmente riconosciuta, ma soprattutto per verificare il contributo specifico che i cattolici possono e devono portare alla realizzazione del bene comune delle nostre società”. I presuli analizzeranno insieme anche “il rapido cambiamento in atto” nelle loro società, “già ampiamente provate in passato” ed “oggi insidiate da un processo di secolarizzazione incontrollato, che, seppur diverso da Stato a Stato, presenta elementi comuni”. “Oggi, ad esempio – aggiunge il cardinale Puljic -, le famiglie nei nostri paesi devono far fronte a nuovi problemi, precedentemente poco conosciuti, quale la disoccupazione, l’emigrazione, l’alcolismo, la droga e l’aborto. In questo contesto, la Chiesa cattolica è chiamata a favorire il mantenimento dei valori tradizionali dei nostri popoli, riproporli e rafforzarli”. L’incontro prevede anche una serie di visite a diverse realtà ecclesiali della Repubblica moldava: la Casa della provvidenza, centro sociale pastorale della Diocesi che gestisce una mensa per i meno abbienti con 100 pasti al giorno; una scuola materna e una casa di accoglienza per studenti universitari; la parrocchia di Stauceni, poco fuori della capitale, che gestisce anche una scuola materna ed una casa di accoglienza per i poveri; e il Cenacolo “Regina Pacis”, struttura di accoglienza per ragazzi di strada che hanno iniziato un cammino di fede. Si occupa anche dell’accoglienza e del reinserimento sociale delle vittime del traffico di persone. (R.P.)







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