Argentina: i vescovi chiedono di risolvere l’emergenza sanitaria a Santiago del Estero
Mons. Francisco Polti, vescovo di Santiago del Estero, il suo ausiliare, mons. Ariel
Torrado Mosconi e mons. Adolfo Uriona, vescovo di Añatuya, hanno preparato un messaggio
congiunto per esprimere la propria preoccupazione per “la situazione dell’assistenza
sanitaria ai più poveri della provincia, per la situazione degli ospedali, per la
mancanza di materiale sanitario e per i conflitti di lavoro in questo settore”. I
Pastori delle due diocesi che compongono la provincia, - riporta l'agenzia Fides -
hanno lanciato un appello "all'intera comunità cristiana di pregare il Signore, perché
si possano presto trovare le vie del dialogo e il consenso e, quindi, si possano superare
le attuali difficoltà". Inoltre chiedono a "tutti i soggetti coinvolti di aprire la
mente e il cuore per ascoltare gli altri in modo che, con creatività, si possano trovare
le soluzioni giuste". Infine rivolgono un invito alla preghiera "perché i servizi
ospedalieri tornino alla normalità nel più breve tempo possibile". Sono ormai passati
5 mesi dall'inizio di questa situazione conflittuale e, dopo quasi 20 giorni di sciopero
negli ospedali, i vescovi hanno preso la parola chiamando al dialogo. La stampa locale
parla di un “conflitto storico” per la durata della paralisi degli ospedali, mentre
dopo diverse marce, anche verso la capitale, il governo centrale ancora non interviene.
La situazione sta degenerando e si teme che questo stato di cose possa propagarsi
ad altre parti del paese. Gli operatori sanitari chiedono salari più alti, ma chiedono
anche di migliorare le precarie condizioni sanitarie negli ospedali pubblici in questa
provincia di Santiago del Estero. La diocesi di Santiago del Estero ha un’area di
81.969 kmq con una popolazione di 666.000 abitanti di cui 590.000 catttolici. (R.P.)