India: per ritratto blasfemo di Cristo, scontri e due chiese distrutte
Si allarga la protesta per la diffusione di un ritratto blasfemo di Cristo, pubblicato
su un testo scolastico edito a New Delhi e adottato nelle scuole indiane. Il testo,
dell’editrice Skyline Publications, riporta il ritratto di Cristo che ha in una mano
una sigaretta e nell’altra una bottiglia di birra. I cristiani locali hanno protestato
in modo pacifico, chiedendo la rimozione delle immagini. Nella città di Batala (distretto
di Gurdaspur) la situazione è degenerata: alcuni giovani cristiani hanno cercato di
rimuovere i manifesti presenti in un mercato di commercianti a prevalenza indù, ma
altri giovani, estremisti indù, hanno cercato di fermarli. Ne è seguita una rissa
e la violenza si è estesa all’intera città. Due chiese protestanti sono state attaccate,
incendiate e rase al suolo. Le autorità locali hanno decretato un coprifuoco che oggi
è stato rimosso. Ma la situazione resta molto tesa. Mons. Anil Joseph Thomas Couto,
vescovo di Jalandhar, ha lanciato un appello alla calma e alla fratellanza. Il presule
ha detto che dobbiamo essere “orgogliosi” della propria religione, senza dimenticare
al contempo il messaggio “di pace e amore portato da Gesù Cristo”. Il caso del ritratto
blasfemo – ricorda l’agenzia Fides - è giunto alla ribalta quando nello Stato di Meghalaya
le suore cattoliche della Congregazione di Nostra Signora delle Missioni hanno notato
l’immagine su un testo scolastico per bambini. Le religiose hanno chiesto ai ragazzi
di riconsegnare i testi e hanno inviato una lettera alle autorità esprimendo sdegno
e amarezza per la totale mancanza di rispetto verso simboli religiosi cristiani. Il
governo dello Stato di Meghalaya ha ordinato il ritiro del libro. Le Chiese cristiane
in India stanno prendendo provvedimenti: “Abbiamo chiesto a tutte le scuole cattoliche
in India di ritirare il testo e di boicottare tutti i libri della Skyline Publications”,
ha detto padre Babu Joseph, portavoce della Conferenza episcopale dell’India. Si sta
anche esaminando la possibilità di promuovere un’azione legale, a livello ecumenico,
contro la casa editrice. (A.L.)