Sono almeno 42 i morti a causa delle violente inondazioni che sabato scorso hanno
colpito l’isola di Madeira, in Portogallo. Per fronteggiare l'emergenza, la Protezione
civile portoghese ha inviato sull'isola un team di medici. E’ impegnato in prima linea
nei soccorsi anche l’esercito. Diverse località e Funchal, principale città dell'arcipelago,
sono state sommerse dall’acqua e dal fango. Madeira, da decenni un paradiso turistico
subtropicale nell’Oceano Atlantico, si sta oggi lentamente riprendendo dalla violenta
tempesta. Piogge torrenziali senza precedenti, frutto di insolite combinazioni meteorologiche
di aria calda e fredda, hanno provocato frane e straripamenti, mentre parecchie località
dell’interno sono tutt’ora isolate inseguito alla distruzione di ponti e strade e
ai danni subiti dalla rete telefonica. I soccorsi della regione di Madeira e del Portogallo
continentale sono stati mobilitati e si comincia a fare un bilancio dei danni, bilancio
peraltro ancora impossibile vista la grande distruzione di strade, case, infrastrutture,
automezzi, comunicazioni. Particolarmente devastato è il centro di Funchal, capoluogo
dell’isola, mentre la zona dei grandi alberghi tradizionali è stata meno toccata.
Ma saranno forse necessari anni e molti milioni di euro per riparare i danni provocati
dal maltempo. Danni, aggravati secondo gli ambientalisti, da una cattiva gestione
del territorio. (Da Lisbona, Riccardo Carucci)