Haiti: va avanti il progetto dei gesuiti per la ricostruzione
Subito dopo le prime emergenze conseguenti al terremoto che ha devastato Haiti il
12 gennaio, i gesuiti, insieme ad altri collaboratori, hanno costituito un "Comitato
d'Urgenza haitiano-dominicano" che si riunisce periodicamente per esaminare le necessità
e adattare gli interventi di aiuto alimentare e sanitario secondo l'evoluzione della
realtà. Come riferisce la Curia generalizia all'agenzia Fides, i gesuiti hanno anche
costituito un piccolo comitato di cinque persone, con sede presso il noviziato di
Tabarre, per la messa a punto di un progetto di ricostruzione, una volta superata
la fase di emergenza. Ieri un primo abbozzo di questo progetto è stato oggetto di
una conferenza-dibattito alla presenza di numerosi invitati e dei rappresentanti dei
mezzi di comunicazione di Port-au-Prince. "Questo documento - dice il padre François
Kawas, coordinatore del Comitato d'Urgenza - sarà comunicato ai responsabili politici
e ad altri. Saranno anche organizzati incontri con i responsabili delle agenzie delle
Nazioni Uniti per far sentire loro la voce della popolazione, in particolare dei più
poveri che non hanno voce, sia sull'aiuto d'urgenza, come pure sulla futura ricostruzione
del Paese". In un altro comunicato padre Kawas, riferendosi sempre al lavoro del Comitato,
scrive: "Abbiamo esaminato insieme le difficoltà, i successi e gli aspetti che devono
essere migliorati. La grande preoccupazione è come trovare alloggi per la popolazione.
La situazione resta molto precaria nelle abitazioni di fortuna. L'assistenza sanitaria
è stata eccellente per le cure d'urgenza, ma le condizioni igieniche restano precarie".
Insieme agli aiuti immediati quindi, si è anche messo in moto un progetto per il futuro,
per far rinascere la speranza. (R.P.)