Forum di Bamako: gli Stati africani s'impegnino nel settore agricolo
Gli Stati africani devono destinare una parte significativa delle loro risorse al
settore agricolo per fare della sicurezza alimentare una priorità politica: è il punto
centrale dell’appello finale dei partecipanti al X Forum di Bamako, che si è concluso
sabato scorso. “L’agricoltura deve diventare una missione di servizio pubblico per
raggiungere lo sviluppo del continente” hanno insistito dalla capitale del Mali; ad
oggi, sono ancora pochi i Paesi che destinano il 10% del proprio bilancio pubblico
al settore agricolo, la soglia stabilita alcuni anni fa dall’Unione Africana (UA).
Tra gli obiettivi fissati a Bamako - riferisce l'agenzia Misna - ci sono progetti
differenti, che dovrebbero permettere di venire in soccorso di 250 milioni di africani
che soffrono la fame. Fondamentali appaiono investimenti a medio e lungo termine per
migliorare la produttività del settore grazie a infrastrutture moderne, ricerca e
formazione; a Bamako, del resto, sono state chieste leggi in grado di fare dell’agricoltura
un’attività più “attraente” e sostegno ai contadini per fronteggiare i cambiamenti
climatici. Secondo gli esperti, 50 anni dopo l’indipendenza di numerosi Paesi del
continente - un “anniversario” che ha dominato i lavori del Forum - più che i fenomeni
ambientali sono gli atteggiamenti umani a essere responsabili dei risultati mediocri
ottenuti finora: malgoverno, crisi politiche, conflitti armati e liberalismo imposto
dalla comunità internazionale al settore agricolo africano. Al di là delle numerose
sfide da affrontare, a Bamako si è sottolineato che il continente dispone di risorse
naturali abbondanti e di un grande potenziale umano. Negli incontri tenuti a margine
del dibattito centrale su fame e sicurezza alimentare, è stato anche evidenziato “il
ruolo fondamentale dei media africani nella costruzione di una vera democrazia e di
una società più consapevole” nonché l’importanza di “stanziare più fondi per l’alfabetizzazione,
la cultura e la formazione di giornalisti professionisti”. Quest’anno sono 17 i Paesi
africani che celebreranno il cinquantenario della loro indipendenza dalla Francia.
Secondo gli intellettuali che hanno preso parte al dibattito di Bamako, però, questi
Paesi “non sono ancora del tutto liberi, perché molto resta da fare in materia di
buon governo, sviluppo economico, lotta alla corruzione e all’impunità”. (R.P.)