Terra Santa: crescita record per il turismo religioso nelle prime settimane del
2010
Pellegrinaggi in netta crescita in Terra Santa. Ad affermarlo è l’Opera Romana Pellegrinaggi
che nele prime settimane del 2010 ha registrato un 20% in più di pellegrini rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato, riportato dal Sir, non fa altro
che confermare le cifre diffuse dal Ministero del Turismo israeliano, qualche giorno
fa, che indicavano, a gennaio scorso, un tasso d'incremento dei visitatori in Israele,
cresciuto di ben il 171% dal Brasile, dell'81% dall'Italia e del 60% dalla Polonia
rispetto al gennaio 2009, mese sul quale, però, ha pesato l'offensiva militare israeliana,
"Piombo Fuso", contro la Striscia di Gaza. “Abbiamo riscontrato una buona partenza
dalle adesioni del 2010; per il momento oltre il 20% rispetto al 2009, anche se è
ancora troppo presto per trarre delle conclusioni affidabili” spiega l’amministratore
delegato dell’Orp, padre Caesar Atuire, per il quale il dato positivo deriva anche
dalla attuale “calma situazione nel conflitto israelo-palestinese”. Inoltre, spiega
padre Atuire, “i pellegrini sono consapevoli che la loro presenza contribuisce al
mantenimento e alla costruzione della pace in Terra Santa”. “Sanno di essere una fonte
di lavoro per quelle popolazioni – aggiunge il religioso - , così come allo stesso
tempo di essere anche costruttori di dialogo oltre che protagonisti di numerosi gesti
di solidarietà che noi promuoviamo sempre durante i nostri pellegrinaggi”. Nuove speranze
per il turismo religioso in Terra Santa arrivano anche dal possibile ingresso della
“città vecchia” di Betlemme e la Basilica della Natività tra i siti del Patrimonio
mondiale dell’Unesco. Una domanda in tale senso è stata anticipata all’inviato dell’organizzazione
internazionale durante la sua visita al ministero del turismo palestinese che si trova
proprio a Betlemme. L’archeologo britannico Peter Fowler, esperto presso il Centro
per il Patrimonio mondiale, sta compiendo questi in giorni un sopralluogo presso i
siti che l’Autorità Palestinese intende chiedere di iscriverli nella lista del Patrimonio
mondiale naturale e culturale. Si tratta di alcuni siti archeologici e naturalistici
nei Territori, tra cui la Città Vecchia di Betlemme e la Basilica della Natività.
La decisione spetta alla prossima Assemblea generale degli Stati firmatari della “World
Heritage Convention” che si terrà a Parigi nel 2011. Da segnalare che la Città Vecchia
di Gerusalemme e le sue Mura sono già sulla lista dell’Unesco dal 1981. (M.G.-S.G.)