E’ calma nel Niger dopo il golpe incruento che due giorni fa ha deposto il presidente
Mamadou Tandja, forse riparato in Marocco. A migliaia oggi hanno dimostrato nella
capitale Niamey a sostegno dei golpisti. Non ancora chiaro il disegno dietro alla
destituzione. Ci sono aspetti internazionali legati allo sfruttamento dell’uranio,
soprattutto da parte di Francia e Cina, ma anche questioni interne dovute al malcontento
suscitato dal cambiamento della costituzione che aveva permesso a Tandja di essere
capo di stato e premier. Francesca Sabatinelli ha intervistato Simone Teggi dell’ong
Cospe in Niger dal 2008.