Congo: visita pastorale del vescovo d'Isiro-Niangara fra i drammi della sua diocesi
"Conta 2.247 cresimati la Regione pastorale orientale d’Isiro-Niangara, nella Repubblica
Democratica del Congo". È quanto scrive mons. Julian Andavo Mbia, vescovo d’Isiro-Niangara,
al termine della sua visita pastorale in alcune parrocchie della sua diocesi. Tappe
del presule sono state Durba, Dubele, Moku, Gomabi, Tora, Faradje, Tadu, Watsa, Mangoro,
Makoro, Kungbu, Zumayi ed Obi. 750 i chilometri percorsi dal vescovo d’Isiro-Niangara
nel mese di gennaio. La scarsa praticabilità delle strade ha richiesto l’utilizzo
dei più disparati mezzi: moto, auto, piroga, aereo. La delegazione episcopale è stata
accolta calorosamente a Faradje, Tadu e Tora, dove recentemente dove i ribelli dell’Esercito
di Resistenza del Signore ha sconvolto la popolazione con terribili atrocità. Mons.
Mbia racconta di essere rimasto colpito dall’affetto e dalla generosità mostratigli
dai fedeli che non hanno mancato di offrire doni e di consegnare viveri che la diocesi
provvederà a distribuire alle persone più bisognose. Le offerte raccolte saranno inoltre
destinate alla formazione dei sacerdoti e alle necessità del Seminario minore di San
Mattia Molumba d’Aro. A Makoro mons. Mbia ha ordinato un nuovo sacerdote, il primo
dopo vent’anni; dal ‘90, infatti, non c'erano più state ordinazioni. Mons. Mbia racconta
di strade e ponti dissestati, di realtà dimenticate dai politici, di spargimenti di
sangue, ma anche di gente pronta a ricominciare, di aiuti che giungono da Ong, Caritas
e altre istituzioni umanitarie. Il vescovo d’Isiro-Niangara si rammarica poi per la
corruzione, la scarsa sicurezza, lo sfruttamento delle risorse che non fanno ben sperare,
ma conta sulla buona volontà dei suoi fedeli pronti ad accettare le sfide del tempo.
(T.C.)