Messaggio di Ban Ki-moon per la Giornata mondiale della Giustizia sociale
“La mancanza di giustizia sociale è da considerarsi un oltraggio, per ognuno di noi”.
Cosi il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, alla vigilia della seconda Giornata
mondiale della Giustizia sociale, che verrà celebrata domani. Da qui l’invito ad unire
gli sforzi “per creare un mondo più stabile, equo e sicuro”. “Il perseguimento della
giustizia sociale per tutti - scrive in un messaggio Ban Ki-moon - è un punto fondamentale
nella missione delle Nazioni Unite volta a promuovere lo sviluppo e la dignità umana”.
“La giustizia sociale - sottolinea ancora il segretario generale dell’Onu - si basa
su principi di equità, uguaglianza, rispetto per la diversità, accesso alla protezione
sociale e rispetto dei diritti umani in tutte le sfere della vita, anche sul posto
di lavoro”. Principi “più che mai importanti – sottolinea - ora che ci troviamo ad
affrontare le conseguenze della crisi finanziaria ed economica mondiale, che hanno
portato a un aumento significativo della disoccupazione e della povertà, gravando
sull’integrazione sociale. Le principali economie del mondo – prosegue il messaggio
- stanno cominciando a uscire da questa recessione globale. Dobbiamo assicurarci che
la gente nel mondo possa fare altrettanto. Gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
sono uno strumento fondamentale delle Nazioni Unite per promuovere giustizia sociale
e sviluppo, per favorire i più poveri e i più vulnerabili. Siamo a due terzi del cammino
rispetto alla scadenza prefissata e prevediamo quest'anno di intensificare il nostro
impegno, partendo dal Vertice di settembre sugli Obiettivi del Millennio, al fine
di aiutare i Paesi nel raggiungimento di questi obiettivi vitali”. “Nella Giornata
mondiale della giustizia sociale - conclude Ban Ki-moon - cogliamo l’occasione per
rinnovare il nostro impegno in questa importante causa e riconoscere che, nonostante
alcuni progressi siano stati compiuti, c’è ancora molta strada da fare”. (R.G.)