Allarme gelo in Mongolia: morti due milioni di animali
Pesanti nevicate, tempeste di vento e temperature fino a 35 gradi sottozero. Sono
le condizioni estreme dell’inverno in Mongolia. Neve e gelo hanno colpito vaste aree
del Paese e il bestiame muore per fame e freddo. I pastori nomadi, un terzo della
forza lavoro del Paese, rischiano di perdere tutto. Le Nazioni Unite parlano di “disastro
umanitario”. Ad essere colpite sono 19 delle 21 province dello Stato asiatico. Secondo
la Fao, moriranno non meno di 4 milioni dei 144 milioni di animali. Per allevatori
e pastori si tratta di una grave emergenza. Le più vulnerabili sono le famiglie con
piccoli allevamenti: la Fao ha visitato otto province e constatato che 21 mila famiglie
di allevatori hanno perso almeno il 50% del bestiame. Vari Paesi, come Cina e Australia,
hanno mandato aiuti. Ma i pastori sono dispersi nel territorio ed è difficile raggiungerli,
anche per le ripetute pesanti nevicate che isolano interi villaggi. Lo Stato cerca
di arginare l’emergenza ma gli aiuti sono insufficienti “anche a causa della vastità
del territorio”, scrive padre Ernesto Viscardi, superiore dei missionari della Consolata
in Mongolia. (A.L.)