Unesco: lanciato oggi l'Anno Internazionale per l'avvicinamento delle culture
Lanciato oggi ufficialmente, all’Unesco di Parigi, l’Anno Internazionale per l’avvicinamento
delle culture, stabilito dalle Nazioni Unite quale evento culmine del Decennio per
la cultura della pace (2001-2010), con la finalità di evidenziare il ruolo prioritario
della conoscenza e della comprensione reciproca ai fini della concordia fra le Nazioni.
Preposta al coordinamento dell’Anno, l’Unesco investirà nell’organizzazione e nella
sensibilizzazione i suoi 60 anni di esperienza al servizio della promozione della
diversità culturale e del suo corollario, il dialogo tra i popoli. Obiettivo di fondo
dell’Anno è quello di mostrare gli effetti benefici della diversità culturale, riconoscendo
l’importanza degli scambi incessanti tra le culture e i legami intessuti fin dai primordi
dell’umanità. Nei sussidi elaborati per l’iniziativa, l’Unesco sottolinea come le
culture non comprendano solo le arti e le lettere, ma anche stili di vita, modi di
convivenza, sistemi di valori, tradizioni e credenze. Promuoverne la diversità significa
dunque raccogliere nuove sfide a livello locale, nazionale e internazionale; si tratta
in particolare di integrare i principi del dialogo e della conoscenza mutua nelle
politiche dell’educazione, delle scienze, della cultura e della comunicazione, nella
speranza di correggere rappresentazioni, valori e stereotipi erronei. Sempre nella
giornata di oggi si insedia il “Gruppo di alto livello sulla pace e il dialogo tra
le culture”, istituito dal direttore generale dell’Unesco, Irina Bokova; l’organismo
ha il compito di avviare una riflessione sulle nuove dimensioni del paradigma della
pace, alla luce delle nuove sfide poste dalla globalizzazione, dalle molteplici crisi
e dalle migrazioni di massa e con particolare riferimento al ruolo dell’educazione
nella prevenzione dei conflitti. Al termine della sessione inaugurale del “Gruppo”
si aprirà una Tavola rotonda dal titolo “Il dialogo tra le culture: nuove vie per
la pace” alla quale parteciperanno membri del “Gruppo” stesso, delegati permanenti
presso l’Unesco, esponenti di Ong e dei media. (M.V.)