Il quarto centenario della morte di padre Matteo Ricci celebrato dall'Unesco
Con un simposio e l’apertura di un’esposizione, l’Unesco ha reso omaggio alla figura
di padre Matteo Ricci per il quarto centenario dalla sua morte. Oltre 700 personalità
hanno aderito alla giornata in onore del gesuita marchigiano svoltasi martedì scorso
nella sede di Parigi dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la
Scienza e la Cultura. L’evento parigino si è aperto con un incontro introdotto dal
cardinale Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, sul tema“Sull'amicizia: un metodo per l'incontro. Riflessione sull'esperienza di P. Matteo
Ricci”, cui hanno partecipato mons. Francesco Follo, osservatore permanente della
Santa Sede presso l'Unesco; Françoise Rivière, direttore generale aggiunto per la
Cultura dell'Unesco, il vescovo della diocesi di Macerata mons. Claudio Giuliodori,
il presidente della Regione Marche Giammario Spacca e il presidente del Comitato per
le Celebrazioni di Padre Matteo Ricci Adriano Ciaffi. Per l’occasione il cardinale
Rylko ha ricordato come il padre gesuita si è guadagnato ammirazione in Cina come
in Europa, “per aver aperto la via all’incontro tra due culture, compiendo un‘impresa
mai riuscita ad alcuno”. Subito dopo sono seguiti la proiezione del docufilm di Gjon
Kolndrekaj, “Matteo Ricci, un gesuita nel Regno del Drago” e l'inaugurazione
dell'esposizione “P. Matteo Ricci. A servizio del Signore del Cielo”. L'allestimento,
una copia in lingua inglese della mostra itinerante ospitata nella cripta della cattedrale
di San Giuliano a Macerata , è stato presentato dal professor Giovanni Morello, presidente
della Fondazione per i Beni e le Attività artistiche della Chiesa. La Mostra sarà
poi trasferita a Lisieux, dove rimarrà sino a giugno, e in settembre “raggiungerà”
la Corea, come segno di continuità dell'opera dialogo tra i popoli compiuta da Matteo
Ricci. (M.G.)