El Salvador: per la Chiesa è “inconcepibile” il livello di violenza nel Paese
L'arcivescovo di San Salvador, monsignor José Luis Escobar Alas, ha definito “inconcepibile”
il livello di violenza che sta vivendo El Salvador. Nel corso di una conferenza stampa,
l'arcivescovo ha affermato che è “inconcepibile, incredibile” che avvengano mattanze
come quelle di Suchitoto e Tonacatepeque e che si smembrino le persone, riferendosi
al ritrovamento di sacchi con resti umani in vari punti della capitale. Il 2 febbraio
scorso, - riferisce l'agenzia Zenit - sette presunti membri della gang “Mara 18” sono
stati crivellati da un gruppo di sconosciuti in un fiume vicino alla città di Suchitoto
(nel nord del Paese), mentre la notte del 6 febbraio un altro gruppo armato ha assassinato
cinque persone in un ristorante della località di Tonacatepeque (nel centro). “Come
cristiani non possiamo permetterlo, lo rifiutiamo, e questo è il motivo per cui è
necessario che tutta la società, unita al Governo, cerchi la soluzione al problema
della violenza”, ha dichiarato. “Altrimenti – ha aggiunto –, che Dio non voglia, soccomberemo
a questa società”. Mons. Escobar Alas ha riconosciuto che la Chiesa è preoccupata
per gli alti indici di delinquenza, soprattutto per il modo in cui si sono verificate
le ultime mattanze. Per l'arcivescovo, il decreto approvato giovedì scorso dall'Assemblea
Legislativa per aumentare le pene per i minori tra i 7 e i 15 anni che infrangono
le regole non basta. “Non direi che sia positivo o negativo. Lascerei il giudizio
agli analisti tecnici, ma penso che pur essendo una misura positiva non basti. A questo
provvedimento vanno uniti anche piani di promozione dei giovani, di aiuto e di riabilitazione
che presentino un'alternativa positiva”, ha osservato il presule. Per questo, ha raccomandato
al Parlamento di conoscere le esperienze di altri Paesi in materia. El Salvador ha
chiuso il 2009 con un totale di 4.365 omicidi, con una media di 12 al giorno, e un
indice di violenza sociale non registrato almeno dagli anni successivi alla guerra
civile, terminata nel 1992. Quest'anno, secondo i dati della polizia, la media delle
morti violente quotidiane è salita a 13. (R.P.)