Presentati gli eventi legati all'Ostensione della Sindone
Tutto pronto a Torino per l’Ostensione della Sindone in programma dal 10 aprile al
23 maggio prossimi; un evento che arriva dieci anni dopo l’ultima esposizione in occasione
del Giubileo del 2000. Benedetto XVI è atteso nel capoluogo piemontese per il 2 maggio.
Il telo di lino si presenterà ai visitatori – ne sono attesi 2 milioni – in una veste
rinnovata dopo l’intervento di conservazione del 2002 nel quale sono stati rimossi
alcuni residui organici. Stamani a Roma la presentazione degli eventi in programma
a Torino come esposizioni, rassegne cinematografiche e teatrali. Di particolare suggestione
si preannuncia la mostra “Gesù. Il corpo, il volto nell’arte” che si aprirà il primo
aprile alla Reggia di Venaria. Benedetta Capelli ha intervistato mons. Giuseppe
Ghiberti, presidente della Commissione diocesana per la Sindone:
R. – La prima
cosa è cercare di comprendere cosa sia la Sindone, perché è un "oggetto" un po’ particolare
nella sua unicità. Oltre ad essere un tessuto antico, particolarmente pregevole, l’aspetto
di unicità è costituito dalla figura che si vede all’interno, al centro di essa, e
cioè di un uomo che è morto a causa della crocifissione e, in particolare, si notano
gli elementi esattamente corrispondenti alla descrizione che i Vangeli fanno della
Passione di Gesù. Risulta per la persona sensibile, in particolare per il credente,
un elemento di grande interesse perché è lo specchio del Vangelo, l’eco del suo messaggio
e, dunque, diventa uno strumento di evangelizzazione. Ed è come strumento di evangelizzazione
che la Chiesa se ne sente responsabile e almeno di tanto in tanto sente la necessità
di organizzare l’accostamento del numero più grande possibile di pellegrini a questa
realtà benedetta.
D. – L’ultima volta fu proprio
il 2000, l’anno del Giubileo. Quest’anno di nuovo un Papa viene a fare visita alla
Sacra Sindone. Torino come si prepara a questo appuntamento con Benedetto XVI?
R.
– Con molto interesse e molta trepidazione ed anche molto affetto. L'allora cardinale
Ratzinger è venuto già nel '98 con tutto il suo dicastero, tenendo anche una conferenza
che poi abbiamo pubblicato. Adesso avrà molto meno tempo, ma noi siamo molto più emozionati
di allora nel preparare l'evento e nel prepararci anche noi a sentire il suo insegnamento.
Non c’è vicenda di un uomo che non interessi e non rientri nella vicenda di Cristo.
E il Papa verrà a dirci certamente questo.