2010-02-17 14:53:35

Il Kosovo celebra il secondo anniversario dell'indipendenza


Il Kosovo celebra oggi il secondo anniversario dalla proclamazione della sua indipendenza. Un evento dai toni contrastanti, a partire dal pronunciamento - nei prossimi mesi - sulla legittimità dell’indipendenza da parte della Corte internazionale di giustizia; giudizio, questo, non vincolante, ma a cui sono legati i riconoscimenti internazionali, fermi a 65. Si può dire che il sogno di uno Stato multietnico sia fallito? Salvatore Sabatino lo ha chiesto al collega Michele Luppi, esperto di Kosovo:RealAudioMP3



R. – Non so se questo si può dire. La situazione del Kosovo è molto difficile e a renderla difficile è soprattutto la situazione economica: la mancanza di lavoro rende problematica la vita anche per la stessa maggioranza albanese. Ed è chiaro che in una situazione di povertà diventa anche più difficile riuscire a risolvere le situazioni di contrasto etnico che ancora esistono, anche se queste sono concentrate soprattutto in alcune parti del Kosovo. Qualche passo in avanti è stato fatto, negli ultimi anni, anche per quanto riguarda il dialogo tra le comunità.

 

D. – Tra i Paesi che hanno riconosciuto il Kosovo ci sono quasi tutti i membri dell’Unione Europea e gli Stati Uniti; tra quelli invece che non l’hanno fatto c’è la Russia: una contrapposizione importante …

 

R. – La contrapposizione tra gli Stati Uniti da un lato e dall’altro Russia e Cina ha impedito fin dal 1999 l’approvazione di un Risoluzione condivisa sul futuro del Kosovo. Questo è un nodo da sciogliere che va avanti ormai da dieci anni: se non si riuscirà a risolverlo, renderà difficile anche la prosecuzione di una futura possibile integrazione del Kosovo nell’Unione Europea o l’ingresso del Kosovo nel sistema internazionale.

 

D. – Il presidente serbo Tadic ha detto che il Kosovo non entrerà mai a far parte dell’Onu senza il consenso di Belgrado, dichiarazione che evidenza ancora oggi uno stato di fortissima tensione con la Serbia …

 

R. – La tensione c’è. Il problema di fondo è nel significato storico e culturale che il Kosovo ha sempre rappresentato per la Serbia. Non dobbiamo dimenticare che soprattutto per il nazionalismo serbo, ma in generale per la cultura serba, il Kosovo rappresenta la culla della Serbia, perché in Kosovo si trova il Patriarcato della Chiesa ortodossa, perché in Kosovo sono state combattute battaglie fondamentali per la cultura della Serbia; poi non bisogna dimenticare che soprattutto nel Nord del Kosovo, che è la parte a maggioranza serba, vi sono ancora migliaia di serbi che rifiutano l’indipendenza del Kosovo. Per questo, Belgrado guarda da un lato alla situazione in Kosovo, dall’altro al consenso interno ad un governo che non può passare agli occhi dei propri cittadini come chi ha "svenduto" una parte della propria cultura.








All the contents on this site are copyrighted ©.