Haiti: per la Banca Interamericana per lo Sviluppo la ricostruzione sarà lunga e costosa
Serviranno oltre 10 miliardi di euro per ricostruire Haiti, le sue infrastrutture,
le abitazioni e i monumenti, secondo uno studio diffuso ieri dalla Banca interamericana
di sviluppo (Bid), di cui riferisce l’agenzia Misna. “Lo studio – precisa una nota
della Bid – offre solo una stima preliminare dei danni potenziali causati dal terremoto
dello scorso 12 gennaio – usando dati di altri disastri naturali… e tenendo conto
di diverse variabili”. Sebbene i risultati dello studio siano ancora solo ipotetici,
quello di Haiti appare già – secondo i ricercatori della Bid – l’evento naturale più
disastroso di sempre, tra quelli finora registrati, più grave anche dello tsunami
del 2004, che colpì il sud-est asiatico. A dare una misura degli sforzi che serviranno
per far ripartire il Paese è stato il presidente haitiano René Préval, secondo cui
“soltanto per liberare dalle macerie Port-au-Prince e le altre località colpite dal
sisma serviranno almeno tre anni di continuo lavoro”. Parlando dalla stazione di Polizia
dell’aeroporto di Port-au-Prince, che funge da sede provvisoria del governo, Préval
ha sottolineato che il processo di ricostruzione sarà molto lungo e porterà ad una
riduzione della popolazione della capitale haitiana, una parte della quale è già tornata
a vivere nei villaggi da cui proveniva. In questi giorni intanto, il Movimento della
Lotta contro la Fame nel Mondo ha montato un depuratore e depurato circa 8.000 litri
di acqua in un campo profughi a Citè de Soleil a Port-au-Prince. Ora le persone possono
accedere all’acqua potabile. Piccoli interventi, contenuti nella portata, ma significativi
- riferisce l'agenzia Fides - per tamponare una situazione che è ancora di emergenza,
per quanto in fase di miglioramento. In attesa, invece, a Les Cayes l’arrivo di una
parabola Vsat, donata al Mlfm dall’Associazione Cattolica Mondiale per le Comunicazioni
Signis, per garantire comunicazione e collegamento internet agli operatori. (R.G.)