Filippine: in Quaresima i vescovi invitano al digiuno per aiutare i bambini poveri
Durante la Quaresima, i vescovi filippini invitano tutti i fedeli al digiuno e a donare
ai poveri i soldi risparmiati. E questo attraverso l’Hagap-Asa (Speranza), opera di
carità che mira a sostenere in un anno circa 120mila bambini malnutriti e loro famiglie.
“Vi chiediamo di sostenere l’Hagap-Asa nella sua attività di aiuto ai bambini affamati
delle nostre parrocchie - afferma il cardinale Gaudencio Rosales, arcivescovo di Manila,
ripreso dall'agenzia AsiaNews – e vi incoraggiamo a donare quanto risparmiato dal
vostro digiuno”. Il porporato dice che sono sufficienti meno di 20 euro al mese per
garantire a ciascun bambino un pasto al giorno. Secondo i dati 2008 del National Nutrition
Service nelle Filippine tre bambini su 10 soffrono per la fame, e in molte aree del
Paese il tasso di povertà giunge fino al 30%. Le fasce più colpite sono i pescatori,
i contadini e i bambini. A questi si aggiungono le 250mila famiglie senza tetto vittime
dei tifoni Ketsana e Parma, che in autunno hanno colpito Manila e le regioni settentrionali
dell’arcipelago. Il programma Hagap-Asa è stato lanciato dalla Chiesa nel 2002, e
a tutt’oggi ha aiutato oltre 500mila poveri con campagne di donazioni nazionali e
locali svolte all’interno delle parrocchie. “L’alto tasso di povertà è dovuto soprattutto
alla crescente disoccupazione – afferma sr. Celia C. Vinosa dell’Università Cattolica
St. Thomas di Manila – le rotte della povertà e della fame sono economiche e la corruzione
presente nel Paese scoraggia gli investimenti esteri e riduce la possibilità di aprire
nuove imprese oppure di mantenere quelle già esistenti”. Per la religiosa tutte le
persone coinvolte nella politica, nell’economia e nella Chiesa devono concentrare
i loro sforzi per ridurre la povertà, proprio a partire dalla lotta contro la corruzione.
Da sempre la corruzione è uno dei problemi chiave nelle Filippine ed è dovuto al sistema
“feudale” di famiglie che da anni si alternano sia nel governo nazionale che in quello
locale. Nelle aree rurali, lontane dai poteri centrali, la popolazione subisce violenze
e soprusi che aumentano durante i periodi elettorali. Il prossimo 10 maggio, 50 milioni
di persone voteranno per scegliere: presidente, vicepresidente, circa 300 deputati
nelle due camere del Congresso e 17.600 politici locali. Per aiutare la popolazione
a prevenire i brogli e le intimidazioni la Chiesa ha creato il Parish Pastoral Council
for Responsable Voting. Oltre 45mila giovani volontari sono stati inviati nelle varie
parrocchie del Paese che ospitano seggi elettorali. Essi avranno il compito di illustrare
alla gente le varie modalità di voto e segnalare i comportamenti scorretti dei candidati.
(R.P.)