Congo: 18 anni fa il massacro dei cristiani a Kinshasa
La Repubblica Democratica del Congo ha ricordato ieri il massacro del 16 febbraio
1992 avvenuto a Kinshasa, capitale dell’allora Zaire. Quel giorno di 18 anni fa la
Chiesa cattolica e quella protestante avevano organizzato una dimostrazione pacifica
per chiedere la riapertura della Conferenza Nazionale Sovrana (Cns), il forum di discussione
che doveva aprire la via alla democrazia nel Paese, fino ad allora governato dal dittatore
Mobutu. Il programma della manifestazione - riferisce l'agenzia Fides - prevedeva
che i partecipanti convergessero dalle loro parrocchie a quella di San Giuseppe, punto
di partenza della pacifica marcia di protesta. Ma coloro che si trovavano nella parte
ovest della città trovarono la via sbarrata dagli uomini della Divisione speciale
presidenziale (la guardia personale di Mobutu), dalla guardia civile e dagli allievi
del centro di addestramento delle truppe aviotrasportate, oltre che da uomini armati
non identificati. Lo stesso avvenne per i dimostranti che provenivano della parte
est di Kinshasa. I manifestanti non si persero d’animo e sfidarono le autoblindo e
le mitragliatrici continuando ad avanzare intonando canti religiosi e preghiere. Nonostante
i tiri di avvertimento, e i primi tentativi di disperdere la folla, i dimostranti
continuarono ad avanzare verso i soldati, pesantemente armati, nel tentativo di raggiungere
il punto di incontro nei pressi della chiesa di San Giuseppe. La repressione fu violentissima:
i militari spararono ad altezza d’uomo e inseguirono i fedeli che cercavano scampo
all’interno del luogo di culto. Solo il deciso intervento del parroco impedì il tentativo
dei soldati di sottrarre i corpi delle persone uccise all’interno della chiesa, in
un evidente tentativo di nascondere le prove del crimine. A distanza di 18 anni il
Paese (che ora si chiama Repubblica Democratica del Congo) rende omaggio alle vittime
della repressione (il cui numero rimane sconosciuto), morte nel chiedere la democrazia.
Il 16 febbraio 1992 ha dimostrato l’esistenza di una società civile congolese che
chiede di partecipare alla gestione del Paese. La Rdc ha tenuto le sue prime vere
elezioni presidenziali democratiche nel 2006, ma occorre percorrere un lungo cammino
per arrivare ad una democrazia matura. (R.P.)