Haiti: preghiere e momenti di raccoglimento accompagnano il ritorno alla normalità
Grande successo di partecipazione per la tre giorni di preghiere organizzata ad Haiti
da esponenti religiosi di ogni fede e conclusisi domenica scorsa con celebrazioni
eucaristiche, processioni e canti. Secondo le stime di radio Metropole, di cui riferisce
la Misna, oltre un milione di persone hanno partecipato all’iniziativa in suffragio
delle vittime che si è conclusa con 12 ore di digiuno a cui hanno aderito cristiani,
musulmani e fedeli di altre religioni. Un modo per stare insieme di fronte alle conseguenze
del catastrofico terremoto dello scorso 12 gennaio che in base a stime provvisorie
del governo ha causato almeno 230 mila vittime e lasciato senza un’abitazione un milione
di persone. Intanto nel Paese resta alta l’emergenza umanitaria. In particolare alcuni
medicinali restano introvabili anche per motivi di mancato coordinamento nella gestione
e distribuzione degli aiuti. Sul fronte della ricostruzione si sta imponendo la voce
dei Paesi latino-americani desiderosi di dare il loro contributo. Dopo aver annunciato
un piano di aiuti che servirà anche a rilanciare lo sviluppo della nazione caraibica,
il Brasile ha proposto di affiancare la presidente cilena uscente Michelle Bachelet
a Bill Clinton, l’ex-presidente americano incaricato dall’Onu di coordinare gli aiuti,
ma operato al cuore qualche giorno dopo la sua visita ad Haiti. Una proposta di cui
si è fatto portavoce il ministro degli Esteri brasiliano in colloqui con il titolare
degli esteri francese. Si segnala poi che dal prossimo sabato, l’aeroporto di Port-au-Prince
riapre ai voli commerciali, ma tuttavia aumentano i timori per la stagione delle piogge
ormai alle porte. Infine dal mondo si moltiplicano le espressioni di solidarietà.
Come quella piccola e significativa che arriva da Termini Imerese, grosso centro siciliano
noto per ospitare una fabbrica automobilistica della Fiat prossima alla chiusura e
per organizzare uno dei carnevali più antichi dell’isola. Per l’edizione di quest’anno,
il nonno del carnevale, principale personaggio della manifestazione, reciterà domani
una poesia in dialetto con le rime iniziali dedicate proprio ad Haiti. Un messaggio
da isola a isola, da un Sud del mondo più fortunato a un altro Sud del mondo che dignitosamente
chiede aiuto. (M.G.)