Afghanistan, voci sulla cattura del capo talebano, Baradar
La guerra in Afghanistan continua a provocare vittime tra i civili. Intanto, si continua
a parlare della cattura del comandante militare dei talebani Baradar, ufficialmente
smentita dai talebani. Ma sembra arrivi una prima ammissione da parte dei ribelli.
Il servizio di Federico Catani:
Continua
a mietere vittime tra la popolazione, l’offensiva che le truppe internazionali, appoggiate
dall’esercito di Kabul, stanno conducendo nel sud dell’Afghanistan. L’Isaf, la Forza
internazionale di assistenza alla sicurezza, ha comunicato che altri tre civili sono
morti perché confusi con i guerriglieri talebani. Le nuove vittime seguono i dodici
civili morti nei combattimenti di domenica scorsa e le cinque vittime di ieri. Le
forze internazionali hanno espresso rammarico e vicinanza alle famiglie delle vittime,
promettendo un indennizzo sulla base delle tradizioni locali. Ai morti civili vanno
aggiunti anche quelli militari. Durante le operazioni delle forze Nato ed afghane,
ostacolate dai talebani, hanno perso la vita due militari occidentali. Dall’inizio
dell’intervento nel 2001, salgono così a 1.644 i soldati stranieri morti in Afghanistan.
Intanto, Yusuf Ahmadi, portavoce dei talebani, ha definito “errate ed infondate” le
notizie dell’arresto del mullah, Abdul Ghani Baradar, comandante militare dei talebani
in Afghanistan. Il riferimento è all’offensiva lanciata venerdì scorso dalle forze
della coalizione e da quelle di sicurezza afghane nel distretto di Marjah, roccaforte
dei terroristi. A dare per primo la notizia della cattura di Baradar era stato nei
giorni scorsi il New York Times, che aveva parlato dell’azione congiunta dei Servizi
segreti statunitensi e pakistani. A confermare tale versione è stato un comandante
dei ribelli della provincia afghana di Ghazni, che è voluto restare anonimo. Baradar
è definita una personalità di primo piano dei talebani. Unico uomo più potente di
lui, sembra sia il Mullah Omar, altro grande ricercato dalle forze della coalizione.