2010-02-16 14:27:25

Ad Ostia una nuova struttura per le famiglie in difficoltà, promossa dal Centro per la Vita


Un dono e un’opportunità per le famiglie in difficoltà: è quanto si propone di essere la “Casetta di Rita”, struttura inaugurata nei giorni scorsi ad Ostia, sul litorale romano, e promossa dal Centro per la Vita. L’iniziativa rappresenta un rafforzamento dell’impegno a tutela della maternità e in favore della solidarietà tra le famiglie. Sulle ragioni che hanno portato alla realizzazione di questa struttura, Alessandro Gisotti ha intervistato la psicologa Sabrina Persichini, responsabile della “Casetta di Rita”:RealAudioMP3

R. – Spesso, le famiglie si trovano sole ad affrontare le difficoltà legate alla crescita dei figli. L’idea, dunque, è quella di sostenere le famiglie con minori, in linea con i principi del Centro per la Vita che opera in questo senso da più di 20 anni sul territorio di Ostia. La “Casetta di Rita” vuol essere un centro di servizi alle famiglie, un luogo nel quale le famiglie possono incontrarsi, uno spazio dove potersi confrontare su temi comuni anche ai bambini: interporci come anello di congiunzione tra famiglie che spesso vivono in solitudine, e le istituzioni presenti sul territorio, come le Asl o i servizi sociali. Abbiamo così pensato alla “Casetta di Rita”, resa possibile da un gesto di grande generosità, quello della signora Giovanna D’Aquino, che ha voluto donare alla nostra Associazione la casa nella quale ha accudito per molti anni la figlia, Rita. E abbiamo voluto ricordare Rita dando il suo nome al nostro centro. “Rita”, però, è anche un acronimo di una frase che sintetizza lo spirito del progetto, ovvero: “Ritroviamo insieme tra famiglie amiche”.

 
D. – Quali sono le principali attività svolte nella “Casetta di Rita”?

 
R. – Gli obiettivi che ci poniamo sono quelli di sostenere le famiglie affiancando loro i nostri volontari e auspicando che le stesse famiglie possano supportarsi reciprocamente nelle varie attività quotidiane, scambiandosi – come avviene per esempio nei Banchi del tempo – competenze e disponibilità. E per far questo, abbiamo pensato ad un centro di ascolto che svolgerà prevalentemente attività di accoglienza, di analisi dei bisogni, di orientamento sui servizi territoriali già presenti, insieme con un’area dedicata alla sensibilizzazione all’affido, per diffondere la conoscenza dell’affido familiare, e un’altra area dedicata alla solidarietà familiare che, non ultimo, favorirà l’integrazione socioculturale anche di famiglie di diversa provenienza geografica.







All the contents on this site are copyrighted ©.