2010-02-15 15:10:15

Scontro tra due treni passeggeri in Belgio: almeno 12 i morti


Belgio in lutto per il grave incidente ferroviario avvenuto in mattinata alle porte di Bruxelles. Lo scontro ha coinvolto due treni di pendolari, causando, finora, 12 morti e centinaia di feriti. Ma il bilancio potrebbe aumentare. Ce ne parla nel servizio Federico Catani:RealAudioMP3

Sono almeno 12 i morti accertati nello scontro ferroviario verificatosi questa mattina a pochi chilometri a sud-ovest di Bruxelles. Ma il bilancio rischia di aumentare: sono infatti una trentina i feriti in condizioni disperate. La collisione si è verificata nella cittadina di Buizingen, località all’uscita della stazione di Halle. Ad accertare le cause dell’incidente ferroviario, provocato forse da un difetto tecnico o da un errore umano, sarà un’inchiesta “completa, oggettiva ed indipendente”, assicurano le autorità. I treni in arrivo ed in partenza da Bruxelles hanno subito forti ritardi ed il traffico ferroviario è stato bloccato. Quello avvenuto, potrebbe risultare l’incidente più grave degli ultimi dieci anni in Belgio. Il presidente della Commissione europea Barroso si è detto scioccato ed ha inviato le condoglianze alle famiglie delle vittime, aggiungendo che la Commissione è pronta a fornire qualsiasi aiuto che si riveli necessario. Rammarico è stato espresso anche dal presidente del Parlamento europeo Buzek e dal ministro degli Esteri francese Kouchner. Intanto, il premier belga Yves Leterme ha annullato la sua visita in Kosovo ed è ritornato immediatamente in Belgio.

Iran: questione nucleare
Usa, Russia e Francia hanno presentato all'Iran negli ultimi giorni “una nuova proposta” per un accordo volto allo scambio di combustibile nucleare per alimentare un reattore con finalità mediche a Teheran. È quanto ha affermato il capo dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, Salehi, spiegando che la Repubblica islamica “sta valutando” la proposta. La Francia, da parte sua, sottolinea che l’unica proposta è quella presentata dall’Aiea. Ci sono poi in parallelo le dichiarazioni del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

Fonti della Casa Bianca confermano in modo non ufficiale che esiste una proposta del Qatar su negoziati diretti americano-iraniani e fanno sapere anche che ci sarebbe la disponibilità nei confronti di questa ipotesi di trattativa da parte dell'amministrazione Obama. Parlando di Iran, il segretario di Stato Hillary Clinton non fa accenno a questa nuova proposta. Piuttosto annuncia che il tempo sta ormai quasi per scadere: l'Iran deve abbandonare le sue ambizioni nucleari militari se vuole evitare a breve nuove sanzioni,- dice – che isolerebbero il Paese ancora di più in seno alla comunità internazionale. In un suo atteso intervento a Doha, in Qatar, in occasione del foro Usa-mondo islamico, il segretario di Stato americano chiede ancora una volta all'Iran, e lo fa con decisione, di “abbandonare le sue pericolose decisioni politiche”. E in tema di politica si pronuncia chiaramente: gli Stati Uniti temono – afferma - che l'Iran vada verso una "dittatura militare", con le imprese controllate dai Guardiani della Rivoluzione (i pasdaran) che "soppiantano" le istituzioni governative. Ma la linea degli Stati Uniti rimane quella del "bastone e della carota": la Clinton, infatti, lascia chiaramente intendere che la porta negoziale è ancora socchiusa.

 
Dichiarazione del viceministro della Difesa israeliano sulle colonie in Cisgiordania
In decine di colonie ebraiche della Cisgiordania viene ignorato il congelamento dei nuovi progetti edili annunciato tre mesi fa dal premier Benyamin Netanyahu. Lo ha ammesso alla Knesset (parlamento) il viceministro della Difesa Matan Vilnay. Vilnay ha precisato che in almeno 29 insediamenti (circa un quarto del loro numero complessivo) sono stati documentati lavori edili in contrasto con i provvedimenti annunciati dal governo. Contro i responsabili, ha aggiunto, saranno presi provvedimenti punitivi. Il congelamento delle colonie era stato deciso da Netanyahu nel tentativo di rilanciare negoziati diretti di pace con l'Autorità nazionale palestinese.

Il vicepresidente Usa Biden in missione in Medio Oriente
Il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden farà tappa in Israele la settimana prossima, nel corso di una missione mediorientale che includerà Egitto, Arabia Saudita e Giordania. Lo anticipa la stampa israeliana. Il quotidiano Yediot Ahronot collega la visita con la questione iraniana: da un lato, spiega il giornale, gli Stati Uniti vogliono evidenziare il loro sostegno ad Israele; ma dall'altro vogliono anche ribadire ai dirigenti israeliani che un attacco militare contro gli stabilimenti nucleari in Iran rischierebbe di avere aspetti destabilizzanti per l'intera regione. Questo peraltro è stato il messaggio pubblico inoltrato ieri a Tel Aviv ad alcuni giornalisti israeliani dal capo degli stati maggiori riuniti americani, ammiraglio Mike Mullen.

In Pakistan uccisi tre insorti da drone americano
Un drone americano ha colpito oggi un obiettivo in Pakistan, nel secondo attacco di questo tipo in 24 ore, uccidendo tre insorti islamici nel nordovest. Lo riferiscono fonti locali. L'attacco dell'aereo senza pilota ha avuto come obiettivo un veicolo nei dintorni del villaggio di Tabi Ghundi Kala, nel Waziristan del nord, alla frontiera con l'Afghanistan e uno dei bastioni dei talebani pachistani alleati di al Qaeda.
 
L’Ue stanzia fondi per un maggiore accesso all’acqua potabile
La Commissione europea ha stanziato nuove risorse per aiutare e garantire l’accesso all’acqua potabile nelle aree più povere dei Paesi di Africa, Caraibi e Pacifico. Si tratta del secondo “Acp-Eu water facility”, un progetto già attuato nel 2004 ed ora riproposto con un finanziamento di 200 milioni di euro. In questo modo, l’Unione Europea vuole dare il proprio contributo per raggiungere gli obiettivi del Millennio fissati dall’Onu, ossia dimezzare le persone che non hanno un accesso adeguato all’acqua potabile e a servizi igienici fondamentali entro il 2015. L’iniziativa vuole inoltre dare un sostegno alla gestione delle risorse idriche, per uno sviluppo sostenibile e la manutenzione delle infrastrutture. Intanto, il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui si chiede all’Unione Europea di prevedere nel suo futuro bilancio finanziamenti sufficienti per la protezione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Sudan
Circa 600 abitanti della tormentata regione sudanese del Darfur hanno protestato oggi a Khartoum contro il National Congress Party (Ncp), il partito dell'attuale presidente Omar Hassan Al Bashir, le cui autorità della sicurezza sono accusate di aver arrestato e barbaramente ucciso mercoledì scorso uno studente del Darfur, Mohamed Musa. In occasione del funerale di Musa, studenti dell'università di Khartoum e altri manifestanti si sono radunati fuori dalla sua casa nel quartiere di Omdurman, a Khartoum, gridando gli slogan “giustizia” e “rivoluzione fino alla vittoria”. L'omicidio è avvenuto a pochi mesi dalle prime elezioni multipartitiche in Sudan degli ultimi 24 anni, previste per il prossimo aprile, che rappresentano la maggiore sfida per il controverso presidente Omar Hassan Al Bashir. Al Bashir è ricercato dalla Corte penale internazionale dell'Aja per crimini di guerra perpetrati nel Darfur, dove l'Onu stima che siano morte circa 300 mila persone a causa di una crisi umanitaria innescata nel 2003 dal conflitto fra miliziani appoggiati occultamente dal governo e ribelli locali.

Allarme ciclone sulle isole Tonga
Gli abitanti di Tonga, Stato insulare dell’Oceania sono stati avvisati oggi di prepararsi a quello che potrebbe essere il peggior ciclone degli ultimi cinquant'anni. Renè, come è stato battezzato il ciclone che questa mattina ha sfiorato le isole di Vavau, nel nord delle isole Tonga, distruggendo le piantagioni di banane e scoperchiando case, mostrerà tutta la sua forza distruttrice soltanto nella notte, ha detto oggi l'Ufficio metereologico delle Figi. Agli abitanti delle parti più basse degli atolli è stato chiesto di spostarsi il più in alto possibile per fare fronte a venti che si stima arriveranno a 155 chilometri l'ora con punte fino a 230 chilometri l'ora. Forti rovesci d'acqua e possibili onde anomale accompagneranno il movimento verso Sudovest del ciclone, catalogato di livello 3. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza e Federico Catani)
 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 46

 
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