Scontro tra due treni passeggeri in Belgio: almeno 12 i morti
Belgio in lutto per il grave incidente ferroviario avvenuto in mattinata alle porte
di Bruxelles. Lo scontro ha coinvolto due treni di pendolari, causando, finora, 12
morti e centinaia di feriti. Ma il bilancio potrebbe aumentare. Ce ne parla nel servizio
Federico Catani:
Sono almeno
12 i morti accertati nello scontro ferroviario verificatosi questa mattina a pochi
chilometri a sud-ovest di Bruxelles. Ma il bilancio rischia di aumentare: sono infatti
una trentina i feriti in condizioni disperate. La collisione si è verificata nella
cittadina di Buizingen, località all’uscita della stazione di Halle. Ad accertare
le cause dell’incidente ferroviario, provocato forse da un difetto tecnico o da un
errore umano, sarà un’inchiesta “completa, oggettiva ed indipendente”, assicurano
le autorità. I treni in arrivo ed in partenza da Bruxelles hanno subito forti ritardi
ed il traffico ferroviario è stato bloccato. Quello avvenuto, potrebbe risultare l’incidente
più grave degli ultimi dieci anni in Belgio. Il presidente della Commissione europea
Barroso si è detto scioccato ed ha inviato le condoglianze alle famiglie delle vittime,
aggiungendo che la Commissione è pronta a fornire qualsiasi aiuto che si riveli necessario.
Rammarico è stato espresso anche dal presidente del Parlamento europeo Buzek e dal
ministro degli Esteri francese Kouchner. Intanto, il premier belga Yves Leterme ha
annullato la sua visita in Kosovo ed è ritornato immediatamente in Belgio.
Iran:
questione nucleare Usa, Russia e Francia hanno presentato all'Iran negli ultimi
giorni “una nuova proposta” per un accordo volto allo scambio di combustibile nucleare
per alimentare un reattore con finalità mediche a Teheran. È quanto ha affermato il
capo dell'Organizzazione iraniana per l'energia atomica, Salehi, spiegando che la
Repubblica islamica “sta valutando” la proposta. La Francia, da parte sua, sottolinea
che l’unica proposta è quella presentata dall’Aiea. Ci sono poi in parallelo le dichiarazioni
del segretario di Stato Usa, Hillary Clinton. Il servizio di Fausta Speranza:
Fonti della
Casa Bianca confermano in modo non ufficiale che esiste una proposta del Qatar su
negoziati diretti americano-iraniani e fanno sapere anche che ci sarebbe la disponibilità
nei confronti di questa ipotesi di trattativa da parte dell'amministrazione Obama.
Parlando di Iran, il segretario di Stato Hillary Clinton non fa accenno a questa nuova
proposta. Piuttosto annuncia che il tempo sta ormai quasi per scadere: l'Iran deve
abbandonare le sue ambizioni nucleari militari se vuole evitare a breve nuove sanzioni,-
dice – che isolerebbero il Paese ancora di più in seno alla comunità internazionale.
In un suo atteso intervento a Doha, in Qatar, in occasione del foro Usa-mondo islamico,
il segretario di Stato americano chiede ancora una volta all'Iran, e lo fa con decisione,
di “abbandonare le sue pericolose decisioni politiche”. E in tema di politica si pronuncia
chiaramente: gli Stati Uniti temono – afferma - che l'Iran vada verso una "dittatura
militare", con le imprese controllate dai Guardiani della Rivoluzione (i pasdaran)
che "soppiantano" le istituzioni governative. Ma la linea degli Stati Uniti rimane
quella del "bastone e della carota": la Clinton, infatti, lascia chiaramente intendere
che la porta negoziale è ancora socchiusa.
Dichiarazione
del viceministro della Difesa israeliano sulle colonie in Cisgiordania In decine
di colonie ebraiche della Cisgiordania viene ignorato il congelamento dei nuovi progetti
edili annunciato tre mesi fa dal premier Benyamin Netanyahu. Lo ha ammesso alla Knesset
(parlamento) il viceministro della Difesa Matan Vilnay. Vilnay ha precisato che in
almeno 29 insediamenti (circa un quarto del loro numero complessivo) sono stati documentati
lavori edili in contrasto con i provvedimenti annunciati dal governo. Contro i responsabili,
ha aggiunto, saranno presi provvedimenti punitivi. Il congelamento delle colonie era
stato deciso da Netanyahu nel tentativo di rilanciare negoziati diretti di pace con
l'Autorità nazionale palestinese.
Il vicepresidente Usa Biden in missione
in Medio Oriente Il vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden farà tappa in
Israele la settimana prossima, nel corso di una missione mediorientale che includerà
Egitto, Arabia Saudita e Giordania. Lo anticipa la stampa israeliana. Il quotidiano
Yediot Ahronot collega la visita con la questione iraniana: da un lato, spiega il
giornale, gli Stati Uniti vogliono evidenziare il loro sostegno ad Israele; ma dall'altro
vogliono anche ribadire ai dirigenti israeliani che un attacco militare contro gli
stabilimenti nucleari in Iran rischierebbe di avere aspetti destabilizzanti per l'intera
regione. Questo peraltro è stato il messaggio pubblico inoltrato ieri a Tel Aviv ad
alcuni giornalisti israeliani dal capo degli stati maggiori riuniti americani, ammiraglio
Mike Mullen.
In Pakistan uccisi tre insorti da drone americano Un
drone americano ha colpito oggi un obiettivo in Pakistan, nel secondo attacco di questo
tipo in 24 ore, uccidendo tre insorti islamici nel nordovest. Lo riferiscono fonti
locali. L'attacco dell'aereo senza pilota ha avuto come obiettivo un veicolo nei dintorni
del villaggio di Tabi Ghundi Kala, nel Waziristan del nord, alla frontiera con l'Afghanistan
e uno dei bastioni dei talebani pachistani alleati di al Qaeda. L’Ue
stanzia fondi per un maggiore accesso all’acqua potabile La Commissione europea
ha stanziato nuove risorse per aiutare e garantire l’accesso all’acqua potabile nelle
aree più povere dei Paesi di Africa, Caraibi e Pacifico. Si tratta del secondo “Acp-Eu
water facility”, un progetto già attuato nel 2004 ed ora riproposto con un finanziamento
di 200 milioni di euro. In questo modo, l’Unione Europea vuole dare il proprio contributo
per raggiungere gli obiettivi del Millennio fissati dall’Onu, ossia dimezzare le persone
che non hanno un accesso adeguato all’acqua potabile e a servizi igienici fondamentali
entro il 2015. L’iniziativa vuole inoltre dare un sostegno alla gestione delle risorse
idriche, per uno sviluppo sostenibile e la manutenzione delle infrastrutture. Intanto,
il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione in cui si chiede all’Unione Europea
di prevedere nel suo futuro bilancio finanziamenti sufficienti per la protezione e
l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Sudan Circa 600 abitanti
della tormentata regione sudanese del Darfur hanno protestato oggi a Khartoum contro
il National Congress Party (Ncp), il partito dell'attuale presidente Omar Hassan Al
Bashir, le cui autorità della sicurezza sono accusate di aver arrestato e barbaramente
ucciso mercoledì scorso uno studente del Darfur, Mohamed Musa. In occasione del funerale
di Musa, studenti dell'università di Khartoum e altri manifestanti si sono radunati
fuori dalla sua casa nel quartiere di Omdurman, a Khartoum, gridando gli slogan “giustizia”
e “rivoluzione fino alla vittoria”. L'omicidio è avvenuto a pochi mesi dalle prime
elezioni multipartitiche in Sudan degli ultimi 24 anni, previste per il prossimo aprile,
che rappresentano la maggiore sfida per il controverso presidente Omar Hassan Al Bashir.
Al Bashir è ricercato dalla Corte penale internazionale dell'Aja per crimini di guerra
perpetrati nel Darfur, dove l'Onu stima che siano morte circa 300 mila persone a causa
di una crisi umanitaria innescata nel 2003 dal conflitto fra miliziani appoggiati
occultamente dal governo e ribelli locali.
Allarme ciclone sulle isole Tonga Gli
abitanti di Tonga, Stato insulare dell’Oceania sono stati avvisati oggi di prepararsi
a quello che potrebbe essere il peggior ciclone degli ultimi cinquant'anni. Renè,
come è stato battezzato il ciclone che questa mattina ha sfiorato le isole di Vavau,
nel nord delle isole Tonga, distruggendo le piantagioni di banane e scoperchiando
case, mostrerà tutta la sua forza distruttrice soltanto nella notte, ha detto oggi
l'Ufficio metereologico delle Figi. Agli abitanti delle parti più basse degli atolli
è stato chiesto di spostarsi il più in alto possibile per fare fronte a venti che
si stima arriveranno a 155 chilometri l'ora con punte fino a 230 chilometri l'ora.
Forti rovesci d'acqua e possibili onde anomale accompagneranno il movimento verso
Sudovest del ciclone, catalogato di livello 3. (Panoramica internazionale a cura
di Fausta Speranza e Federico Catani) Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 46 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.