Padova: al via l’ostensione dei resti mortali di Sant’Antonio
Fila lunga, ordinata e silenziosa già da questa mattina a Padova. I portoni della
Basilica di Sant’Antonio si sono spalancati alle 6.15 e già il lungo serpentone ha
iniziato a comporsi, lungo tutta la Basilica e fino in fondo, oltre il presbiterio,
fino alla cappella delle reliquie. Qui resterà esposto fino a domenica il corpo del
grande Santo portoghese, morto a Padova il 13 giugno 1231. La piccola cassa di plexiglas
con lo scheletro ricomposto del Santo - Antonio era alto poco meno di un metro e 70,
comunque molto per l’epoca - è sistemata proprio davanti ad altre prodigiose sue
reliquie, quella più importante della lingua, conservata in un meraviglioso reliquiario
del 500, e quella del mento e delle cartilagini laringee.Una settimana specialissima
quella che si accinge a vivere la città di Padova: viabilità modificata con parcheggi
ampliati per i pullman; appuntamenti religiosi completamente rivisti e intensificati
per dare una risposta al desiderio dei padovani di salutare e venerare ancora una
volta il loro Santo - se ne aspettano 200 mila, ma almeno altrettanti devoti arriveranno
da fuori città. Nell’ultima ostensione, nel febbraio dell’81, inattesa e affatto pubblicizzata,
furono stimati in 650 mila i fedeli che sono sfilati attorno all’urna del Santo. Giovedì
arriveranno qui, in pellegrinaggio, anche i frati del Sacro Convento di Assisi. Lo
scheletro di Sant’Antonio ritornerà domenica 21, festa della traslazione, sotto l’altare
della splendida Cappella dell'Arca, recentemente restaurata. La Messa solenne delle
11 sarà presieduta dal delegato pontificio mons. Francesco Gioia. (Da Padova, Silvio
Scacco)