Il cardinale Scherer: grande soddisfazione in Brasile per i risultati della pastorale
dell’infanzia
La famiglia è “l’aiuto più grande che si possa offrire ai bambini”: è uno dei passaggi
forti del discorso del Papa ai membri del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ricevuti
nei giorni scorsi in occasione dell’assemblea plenaria. Proprio i diritti dell’infanzia
sono stati al centro dei lavori del dicastero vaticano, a cui ha partecipato anche
il cardinale arcivescovo di San Paolo del Brasile, Odilo Pedro Scherer. Al
porporato brasiliano, Cristiane Murray ha chiesto di soffermarsi sui risultati
della pastorale dell’infanzia nel suo Paese:
R. – Questa
pastorale, che oggi è presente in tutto il Paese, ha fatto sì che la mortalità infantile
in Brasile calasse di molto – e questo è riconosciuto dalle autorità! – perché con
metodi molto semplici sono stati aiutati il bambino e anche la mamma, già prima della
nascita del bambino, a badare alla salute, all’alimentazione, a prevenire le malattie
comuni; così il bambino è stato aiutato a superare alcuni inconvenienti con soluzioni
a portata di mano, quindi non costose né complicate che richiedano l’intervento di
specialisti. D. - Cardinale Scherer ci può fare un esempio... R.
- Spesso si tratta sostanzialmente di denutrizione, quindi è necessaria un’alimentazione
adeguata e così si rende necessario insegnare alle mamme che non lo sanno, innanzitutto
l’importanza dell’allattamento materno, e poi a preparare quegli alimenti semplici
di cui ha bisogno il bambino, anziché di alimenti complicati … Poi, si è insegnato
anche ad approfittare degli alimenti “a portata di mano”: a volte, invece di usare
questi, la gente va a comprare cose costose nei supermercati … D.
- In questo vostro impegno da chi siete aiutati? R. - La pastorale
del bambino in Brasile conta su 260 mila volontari, attualmente: è un grande numero
di persone! E' un lavoro fatto con grande metodo; certo, cerca l’appoggio di politiche
pubbliche perché ovviamente il governo deve fare la sua parte, sostenendo quello che
occorre per mantenere viva questa attività. D. - Eminenza,
allora questa vostra esperienza così positiva può essere condivisa... R.
- Siamo felici in Brasile di potere condividere con il mondo intero un’esperienza
vincente con i bambini, che potrebbe essere in qualche modo riproposta in qualunque
Paese – soprattutto nei Paesi poveri, dove la gente talvolta non ha il denaro per
andare a comprare quelle cose che costano molto, ma che spesso nemmeno sa fare quello
che occorre! Per esempio, spesso le donne non sanno come badare a se stesse durante
la gravidanza, in altri casi non sanno come badare al neonato: questo lavoro della
pastorale dell’infanzia è anzitutto un lavoro di educazione e ha prodotto risultati
fantastici! (Montaggio a cura di Maria Brigini)