I vescovi irlandesi dal Papa. Il cardinale Bertone: dalle prove, il rinnovamento,
ma riconoscendo le colpe. Gli auspici del cardinale Brady
Il Papa ha iniziato oggi un incontro di due giorni con i vescovi della Conferenza
episcopale irlandese, in Vaticano per la questione degli abusi su minori da parte
di alcuni esponenti del clero locale. Prima dell’udienza con Benedetto XVI, i presuli
hanno partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta questa mattina nelle Grotte
Vaticane dal cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Il servizio di Sergio
Centofanti. Il cardinale
Bertone ha parlato della “difficilissima crisi” che sta vivendo la Chiesa in Irlanda
sottolineando che le prove “più dure è umilianti” per la comunità ecclesiale sono
quelle che provengono dal suo interno, soprattutto quando vedono coinvolti alcuni
suoi uomini “in atti esecrabili”. Ma da una prova dolorosa – ha spiegato - può venire
il rinnovamento, “la grazia della conversione e una fede più grande”: a patto, tuttavia,
che “il peccatore riconosca la propria colpa in piena verità”. Occorre evitare anche
un’insidiosa tentazione del Maligno che, nelle tempeste, mira “a far perdere la fiducia
in Dio, spingendo nello scoraggiamento e nella disperazione”. “Sì, le tempeste fanno
paura – ha detto il cardinale Bertone – anche quelle che scuotono la barca della Chiesa
per colpa dei peccati dei suoi membri”. Ma “la tempesta più pericolosa” - ha aggiunto
- è “quella che tocca il cuore dei credenti, scuotendo la loro fede e minacciando
la loro capacità di affidarsi a Dio, di confidare nella sua sovrabbondante provvidenza”.
E’ necessario allora “affidarci totalmente” al Signore, nella preghiera e nell’umiltà.
“La lotta contro il male non è finita – ha rilevato ancora il cardinale Bertone –
continua fino alla fine dei tempi. Per questo il Padre ci ha mandato nel nome di Gesù
lo Spirito Santo, per difenderci e consolarci”. Il porporato, infine, ha auspicato
che questo incontro dei vescovi irlandesi in Vaticano “sia colmo di carità nella verità
e susciti rinnovato impegno di comunione e di unità tra i pastori e con i fedeli a
loro affidati”. Sulla visita dei vescovi irlandesi in Vaticano,
ascoltiamo il cardinale Seán Brady, arcivescovo di Armagh e primate di tutta
l'Irlanda, al microfono di Emer McCarthy:
R. – I’ve
come to Rome many times in my life… Sono venuto a Roma molte volte nella
mia vita, ma mai con le tante preghiere che mi accompagnano questa volta. So che la
stessa cosa vale per il Santo Padre ed i membri della Curia. Questo è il terzo incontro
su questo argomento nell’arco di sette mesi! Credo che il Santo Padre sia molto preoccupato;
questo incontro ha avuto una preparazione molto accurata, ma è soltanto un passo di
un cammino molto lungo: speriamo che, al nostro rientro in Irlanda, questo si traduca
in un processo di pentimento, rinnovamento e riconciliazione, per il bene di tutti.
Ovviamente, puntiamo tutti allo stesso obiettivo che è quello della tutela dei bambini.
Siamo anche d’accordo sui punti che il Santo Padre ci ha presentato nella visita ad
Limina, che devono essere studiati attentamente da tutte le persone coinvolte.