Riconciliazione e democrazia: l'auspicio dei vescovi dello Sri Lanka dopo le elezioni
presidenziali
In un’intervista rilasciata all’agenzia Fides, mons. Joseph Vianney Fernando, vescovo
di Kandy e presidente della Conferenza episcopale dello Sri Lanka, si è soffermato
sulla situazione nel Paese dopo le elezioni che hanno visto la riconferma del presidente
Rajapaksa ma anche l’arresto dell’altro candidato Fonseka, leader dell’opposizione.
Il presule ha smentito alcune voci di stampa che parlavano di “situazione preoccupante”,
“si tratta fondamentalmente – ha aggiunto - del rispetto della legge e delle regole
del gioco democratico, che tutti i cittadini sono tenuti a seguire”. “Crediamo – ha
ribadito - che il presidente sia stato eletto regolarmente e sia legittimato a governare”.
Mons. Fernando ha parlato di “tensione sporadica” e dell’impegno della Chiesa nello
svolgere il suo “ruolo profetico”. “Come Conferenza episcopale – ha continuato – abbiamo
espresso al presidente Rajapaksa la nostra preoccupazione, ribadendo l’urgenza di
operare per la riconciliazione e l’unità della nazione, per il progresso, la pace
e la prosperità di cui lo Sri Lanka, dopo anni dolorosi di guerra civile, ha tanto
bisogno”. Il presule ha anche invitato a non dimenticare la sofferenza della minoranza
tamil perché la situazione degli sfollati interni non è ancora del tutto risolta.
“Il primo bisogno di questa gente – ha concluso il vescovo – è la pace, l’assenza
di violenza e il ritorno a una vita normale, in cui siano garantiti dignità e benessere”.
(B.C.)