Secondo giorno dell’offensiva Nato nel sud dell’Afghanistan. L’avanzata dei soldati
della coalizione internazionale a guida Nato è rallentata dalle numerose mine rudimentali
piazzate dai talebani per impedire l’accesso alla città di Mariah, nella turbolenta
provincia di Helmand. I vertici militari, che ieri si sono detti soddisfatti per le
operazioni e che informano costantemente la Casa Bianca, prevedono che potrebbe servire
un mese per assumere il controllo totale della città. Intanto, è salito a 27 il numero
dei ribelli uccisi, una decina quelli fermati. Sei invece i morti tra le forze Isaf.