Il commento di don Massimo Serretti al Vangelo della Domenica
In questa sesta Domenica del Tempo ordinario la liturgia ci presenta le Beatitudini
secondo il Vangelo di San Luca. Gesù dice:
«Beati voi, poveri, perché
vostro è il regno di Dio”.
Ascoltiamo il commento del
teologo, don Massimo Serretti, docente di Dogmatica alla Pontificia Università
Lateranense:
Cristo non
fu, non è e non sarà mai il consolatore degli autosufficienti che sono privi di travaglio
dello spirito, di lacrime di dolore, di fame e di sete dello spirito. Egli è Iddio
dei poveri tutti, dei poveri senza pane per il corpo o per lo spirito: degli uni e
degli altri. Cristo è Iddio dei poveri [anawim]. Il Vangelo è la lieta novella che
annuncia la salute degli umili tutti che si considerano tali perché incompiuti. I
peccatori che si sentono sinceramente disintegrati e dolenti troveranno alla luce
e nella luce di Cristo reintegrazione e salvezza.
E
i ricchi? Imparino ad essere poveri come lo era Cristo, per poter partecipare alla
luce, alle ineffabili dovizie del Cristo”. Così si esprimeva un convertito al cattolicesimo
poche settimane prima della sua dipartita. Un altro convertito, Charles Péguy, distingueva
tra "povertà" e "miseria". Il nostro mondo a volte è saturo di miseria a causa dell'assenza
di povertà, della povertà di chi segue Cristo ed è da Lui stesso dichiarato "beato",
e non solo al futuro, ma anche al presente: «vostro è il Regno di Dio».