2010-02-12 15:26:39

Segni di speranza per la Chiesa cattolica di Haiti: ordinati due diaconi ad un mese dal sisma


Per la comunità cattolica haitiana il lento e difficile ritorno alla normalità è segnato anche dall’ordinazione di due diaconi delle Delegazione camilliana, don Robert Daudier e don Verna Cineus. Un evento che assume un significato per alcuni versi di rinascita a un mese esatto dal sisma che ha portato morte e devastazione anche per la Chiesa locale con la scomparsa dell’Arcivescovo Miot e di numerosi religiosi, nonché la distruzione di chiese, scuole e centri di assistenza per la popolazione. Il rito di ordinazione, di cui riferisce il Sir, è stato presieduto da mons. Bernardito Auza, nunzio apostolico ad Haiti, nella cappella dedicata a Notre Dame de la Santé, nel Foyer Saint Camille di Port-au-Prince. Oggi le comunità dei Camilliani ad Haiti sono due, la prima a Port au Prince con un ospedale generale diretto da padre Gianfranco Lovera, un poliambulatorio, un centro di accoglienza diurno e notturno per bambini sieropositivi o orfani di genitori morti di Aids, una scuola per bambini bisognosi, uno studentato per i religiosi autoctoni. La seconda casa è a circa 300 km dalla capitale, a Jeremié, dove i Camilliani hanno un noviziato e offrono il servizio spirituale e sanitario all’ospedale locale, oltre a visitare i malati a domicilio. Tra i Camilliani ci sono tre italiani religiosi professi e un sacerdote del Burkina Faso, due diaconi locali e 5 professi temporanei locali. (M.G.)







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