2010-02-12 15:35:09

Rinnovamento dello Spirito: "Progetto Sicomoro" per il recupero dei detenuti


Al via “Progetto Sicomoro” per le carceri d'Italia, l’iniziativa di Rinnovamento nello Spirito Santo e del Prison Fellowship International che propone un percorso di recupero per i detenuti attraverso il dialogo e il confronto con le vittime dei loro reati. Lo spirito è far far incontrare e dialogare gli autori dei reati e chi li ha subiti, per cercare di capire i motivi, le azioni e le reazioni degli uni e degli altri. Due, quindi, gli obiettivi: la “giustizia restitutiva” per chi ha subito il crimine e la riabilitazione morale e spirituale per chi l’ha commesso. Nel “Progetto Sicomoro” sia la componente morale che quella spirituale saranno accentuate e la partecipazione sarà aperta a detenuti di tutte le fedi religiose. Gli incontri si articoleranno in un percorso a tappe. Otto saranno le sessioni che, partendo da racconti biblici e da esempi concreti di vita, porteranno all’assunzione della responsabilità, al perdono ed alla riconciliazione. Tutto il processo redenzione spirituale e morale dei detenuti sarà seguito e guidato da oltre 100 volontari che saranno formati con appositi corsi che si terranno nei prossimi due week end - da oggi al 14, a Pontenure (Pc) e dal 19 al 21 febbraio a Castellammare (Na). A formare questi volontari che opereranno prevalentemente nelle carceri di cinque regioni (Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Sicilia) saranno alcuni esperti di Prison Fellowship International. Introdurranno gli incontri il presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez; e il presidente di Prison Fellowship Italia, Marcella Reni. “Dal Giubileo nelle Carceri del 2000 – commenta Martinez – si è rafforzata in noi la coscienza che non c’è bene comune senza buone prassi educative e rieducative. Mancano cammini di redenzione e di crescita personale e familiare, che diano credito e soggettività sociale ai detenuti e agli ex detenuti”. “Per questo – prosegue Martinez -, d’intesa con il Ministro della Giustizia, stiamo dando vita all’Agenzia Nazionale Reinserimento e Lavoro (A.N.R.eL.) per detenuti ed ex detenuti, un progetto di rete nazionale che metterà a sistema tante ricchezze spirituali e materiali finora inespresse e non capitalizzate a vantaggio del mondo carcerario”. “Ma il successo di queste iniziative – spiega infine il presidente del Rinnovamento nello Spirito - sarà direttamente proporzionale alla capacità morale e spirituale di un volontariato specializzato d’ispirazione cristiana, disposto ad accompagnare con passione e responsabilità chi ha sbagliato e chi ha subìto lo sbaglio” . (M.G.)







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