2010-02-11 15:19:36

Svizzera: sì, con riserva, della Commissione di bioetica alla ricerca scientifica sugli esseri umani


È un sì che invita comunque alla vigilanza quello pronunciato dalla Commissione di bioetica della Conferenza episcopale svizzera (Ces), a proposito dell’articolo costituzionale concernente la ricerca scientifica sugli esseri umani. In una nota diffusa ieri, i presuli ricordano, innanzitutto, i prinicipi-cardine di tale articolo che verrà sottoposto a referendum il prossimo 7 marzo. Tali principi, si legge nella nota, mirano a “proteggere la dignità e la personalità dell’essere umano nella ricerca medica, guardando alla libertà della ricerca stessa e tenendo conto della sua importanza per la salute e la società; mirano a promuovere la qualità e la trasparenza di tale ricerca e, infine, hanno l’obiettivo di creare una base di partenza per regolamentare la ricerca sull’essere umano in modo uniforme in tutta la Svizzera”. Quindi, la Commissione di bioetica della Ces approva l’articolo costituzionale in questione, nella misura in cui “il principio della dignità umana, in quanto diritto fondamentale, gode di una protezione assoluta e prevale sulla libertà di ricerca, dandole il giusto orientamento”. D’altro canto, i vescovi elvetici esprimono perplessità sull’applicazione del principio di ricerca alle persone incapaci di intendere e di volere e chiedono che, a loro riguardo, “la legge rispetti a perfezione” le loro esigenze. Di qui, l’appello affinché il Parlamento adotti una legge sulla ricerca sugli esseri umani solo ed esclusivamente nel caso in cui vengano “scrupolosamente rispettati” i principi direttivi dell’art. 118b, ovvero: “evitando tutte le ideologie utilitaristiche che considerano solo gli interessi dei singoli, a scapito del bene oggettivo della persona umana e della sua dignità; evitando l’utilitarismo che guarda solo al rapporto rischi/benefici; mettendo in pratica il principio secondo il quale la dignità impone di trattare con rispetto la vita dal concepimento fino alla morte naturale; facendo in modo che ci sia rispetto per l’embrione e vigilando affinché, sulle persone incapaci di intendere e di volere, sia praticabile solo una ricerca a rischio minimo”. La nota si conclude ribadendo che “la Commissione di bioetica della Ces si pronuncia dunque a favore dell’articolo costituzionale 118b, che verrà sottoposto al voto popolare il 7 marzo 2010. Questo articolo rispetta il principio della dignità umana, al quale la libertà di ricerca resta subordinata. Esso crea una base che permetterà di regolamentare la ricerca medica in modo uniforme in Svizzera, promuovendo, nel contempo, la qualità e la trasparenza di tale ricerca”. (I.P.)







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