Plenaria della Pontificia Accademia per la Vita su bioetica e legge naturale: la riflessione
di mons. Fisichella
Si apre questo pomeriggio, in Vaticano, la 16.ma plenaria della Pontificia Accademia
per la Vita, sul tema “Bioetica e Legge Naturale”. Ad aprire i lavori sarà il presidente
dell’organismo, mons. Rino Fisichella. Sabato prossimo i partecipanti alla
plenaria saranno ricevuti dal Papa. Sugli obiettivi della plenaria ascoltiamo lo stesso
mons. Fisichella, al microfono di Fabio Colagrande:
Insieme si
cercherà di confrontarsi, non soltanto per le competenze diverse, ma confrontarsi
anche per le posizioni differenti che ci sono, giustamente, cercando, però, davanti
ai grandi temi che la bioetica propone, di ritrovare quel denominatore comune che
si ritrova nella legge naturale e che, come più volte ha ricordato Papa Benedetto
XVI, non è un’invenzione della Chiesa cattolica. La legge naturale è una realtà che
tutti noi siamo chiamati a scoprire continuamente e, in primo luogo, forse, il legislatore.
La legge naturale è uno di quei contenuti che prima ancora che nascesse il cristianesimo,
già i greci, i testi di Cicerone, il diritto romano, ma anche contenuti presenti in
altre religioni, riconoscono tutti come quel nucleo fondamentale, attraverso il quale
è possibile scoprire e compiere un primo discernimento tra ciò che è bene e ciò che
è male, alla luce di quello che è impresso nella natura stessa. E la natura in questo
caso non fa distinzione alcuna: la natura non fa che richiamare a quell’ordine cosmico
che è presente dappertutto e che noi possiamo solo riconoscere, certamente interpretare,
ma in primo luogo rispettare.