Gli stati generali delle Cure Palliative vicino Caserta. Il coordinatore Gianluigi
Zeppetella: sedare il dolore è importante, ma anche stare vicino al malato
E’ necessario creare una rete sanitaria nazionale per sostenere i malati terminali
e le loro famiglie. Si sono aperti con questo imperativo gli stati generali delle
Cure palliative, organizzati a Santa Maria Capua Vetere, nei pressi di Caserta. Tre
giorni di lavori faranno il punto sulle terapie del dolore, il contrasto ad ogni forma
di eutanasia e accanimento terapeutico. Il nostro inviato Massimiliano Menichetti:
E’
con l’inaugurazione del “Polo del Sollievo - Scienza della Vita”, primo centro della
regione Campania specializzato nella lotta al dolore e nel sostegno nei confronti
dei malati terminali, che hanno preso il via gli stati generali nazionali delle Cure
palliative. Una conquista importante in un panorama italiano frammentato, che vede
soltanto 200 strutture in tutto il territorio, pensate per assistere, sotto ogni profilo,
il malato terminale. Gianluigi Zeppetella, coordinatore scientifico
degli stati generali:
R. - L’inaugurazione del Polo del Sollievo e dell’Hospice
"Nicola Falde" rappresenta una straordinaria opportunità, a mio avviso. Io ho fiducia,
anzi sono convinto che l’iniziativa sarà in grado di mettere in moto un processo che
renderà possibile, in breve tempo, la piena realizzazione di quanto affermato anche
nel decreto legge di prossima approvazione, che riguarda per l'appunto la rete per
le cure palliative e per le terapie del dolore, che vincola le regioni a realizzare
dei percorsi e dei progetti di salute per i malati terminali, con un’attenzione speciale
alle loro famiglie.
D. – Lo ribcordiamo: cosa sono
le cure palliative?
R. – Le cure palliative rappresentano
la cura attiva, non rinunciataria, di pazienti giunti al termine della loro vita a
causa di malattie non più guaribili, non più controllabili, che hanno un andamento
progressivo e che richiedono tutta una serie di interventi, perché il pianeta “sofferenza”
è composto di elementi di natura somatica, di natura psicologica, di natura spirituale
e di natura sociale.
D. – Quindi, interventi, ad
esempio, per sedare il dolore, ma anche stare accanto al paziente...
R.
– Sedare il dolore è fondamentale, ma naturalmente la persona malata e la famiglia
non devono essere lasciati soli a gestire una condizione nella quale la solitudine
è distruttiva quanto la malattia.
D. – Possiamo dire
che le cure palliative sono assolutamente contro logiche eutanasiche e contro accanimento
terapeutico...
R. – Assolutamente. No all’accanimento,
no all’abbandono terapeutico, no a logiche eutanasiche: occorre essere chiari.