2010-02-10 15:38:08

Sempre più lontano l’obiettivo di sradicare la povertà entro il 2015


Nessun progresso sul fronte della lotta internazionale alla povertà. Complice la crisi economica, “gli obiettivi di sradicare entro il 2015 fame e miseria rischiano di rimanere un miraggio per la maggior parte dei Paesi nel mondo”. La denuncia arriva dall’ultimo rapporto del Social Watch People First, diffuso ieri. Secondo Jason Nardi, portavoce del Social Watch Italia, “studiando l’impatto sociale della crisi a livello internazionale, emerge che a pagarne le conseguenze più dure sono i Paesi impoveriti e le persone più vulnerabili. Fra le prime vittime del crollo dei mercati finanziari vi sono i più poveri che, spendendo dal 50 all’80% del loro reddito in beni alimentari, risentono maggiormente dell’aumento del costo delle derrate agricole. Ma anche le donne, spesso impiegate in lavori precari o a cottimo, con minori salari e più bassi livelli di tutela sociale”. Il rapporto Social Watch – ricorda il Sir - analizza lo stato di salute e il livello dell’istruzione elementare di ciascun Paese: il 42% degli Stati analizzati ha un basso valore dell’indice delle capacità di base (Bci). A livello mondiale emerge che nel 18% dei Paesi è in atto una regressione, in alcuni casi accelerata. Tra questi, il 41% fa parte dell’Africa subsahariana. L’Asia meridionale sta invece progredendo rapidamente, mentre in America Latina e nei Caraibi non si registrano miglioramenti. Al ritmo di sviluppo attuale, solo Europa e Nord America potrebbero raggiungere entro il 2015 valori accettabili dell’indice. In mancanza di cambiamenti sostanziali, per tale data gli Obiettivi di sviluppo del Millennio concordati a livello internazionale non verranno raggiunti. Il rapporto evidenzia anche la disparità tra i sessi nell’istruzione, nella vita economica e nella gestione del potere. Rispetto all’edizione precedente le differenze tra uomo e donna non diminuiscono, anzi si polarizza il divario. Il Social Watch è la rete internazionale della società civile impegnata dal 1995 nello sradicamento della povertà e delle sue cause. La coalizione italiana è composta da Acli, Arci, Campagna per la riforma della Banca mondiale, Fondazione cultura responsabilità etica, Lunaria, Mani Tese, Ucodep e Wwf. (A.L.)







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